Di caldo si muore: così le temperature troppo alte riescono a danneggiare gli organi e a creare gravissimi problemi alla salute umana.
Con l’arrivo dell’estate, i telegiornali e i programmi televisivi generalisti cominciano sempre a ricordare quali dovrebbero essere le norme di comportamento di anziani, fragili e bambini per evitare i colpi di calore. Non uscire nelle ore più calde del giorno, evitare l’esposizione diretta al sole, bere tanta, tanta acqua, non toccare cibi grassi e bevande gassate… Ma quali sono i rischi concreti? Le alte temperature rappresentano davvero un allarme sanitario?
Le statistiche dicono che con l’estate aumentano i ricoveri. Abbassamenti di pressione, vertigini, tachicardia, nausea, vomito, crampi, stanchezza, difficoltà nella sudorazione nonostante il caldo, mancanza di respiro. Sono tutti sintomi comuni del cosiddetto colpo di calore. Nei casi più gravi non sono rari gli stati di alterazione psichica. Si va dalla confusione al disorientamento, dall’agitazione al delirio.
Il pericolo non è solo legato alla disidratazione. Certo, la perdita eccessiva di liquidi e sali minerali può portare a un malessere generale e a vari problemi fisici, ed è per questo che poi si necessita di trattamento con fluidi per via endovenosa. Ma con il caldo estremo il corpo potrebbe andare anche in shock, a causa dell’incapacità di regolare la temperatura interna. E ciò richiede delle cure tempestive e intensive.
Danno agli organi vitali per le alte temperature: gli effetti più gravi del colpo di calore
Il colpo di calore dovuto alle alte temperature può causare danni temporanei o permanenti a organi fondamentali per la vita, come il cuore, i polmoni, il fegato, i reni e il cervello. La ricerca medica spiega infatti che le alte temperature possono effettivamente danneggiare gli organi e comportare un rischio di morte. L’esposizione prolungata a temperature estreme può causare il cosiddetto stress da calore, che in molti casi porta a condizioni gravi come l’esaurimento o il già citato colpo di calore.
Il primo organo a soffrirne è il cuore, che fatica nel pompaggio del sangue e come un motore ingolfato si surriscalda. L’ipertermia può causare danni diretti ai tessuti cardiaci, compromettendo la loro capacità di funzionare nel modo corretto. Il caldo, dilatando i vasi sanguigni, abbassa troppo la pressione, riducendo l’afflusso di sangue all’organo cardiaco. Inoltre, la perdita di liquidi e sali minerali attraverso la sudorazione intensa può portare alla disidratazione, che riduce il volume di sangue in circolo. Per questo il cuore pompa più velocemente e con maggiore forza, e da qui il rischio di aritmie e insufficienza cardiaca.
Le alte temperature possono aggravare anche altre condizioni di salute preesistenti, come il diabete e le malattie renali. Quindi, quando si sente parlare di comportamenti da rispettare per evitare i colpi di calore, non bisogna mai prenderla alla leggera. Per star bene è importantissimo prendere tutte le più opportune misure preventive durante le ondate di calore.
