Le 5 abitudini che aiutano a ridurre il rischio cancro: parla un oncologo

Un oncologo ha indicato le cinque abitudini che potrebbero ridurre la possibilità di avere un cancro: ecco quali sono.

Molte malattie che fino a qualche tempo fa non erano curabili ora lo sono grazie a quanto fatto dalla ricerca scientifica, che non si ferma mai, con l’obiettivo di aiutare il maggior numero di persone. Nonostante questo, è ancora piuttosto naturale provare paura quando si riceve la diagnosi di cancro, non solo per il timore di non farcela, ma anche perché le terapie a cui ci si deve sottoporre possono essere pesanti (la chemioterapia, con la conseguente perdita dei capelli, genera terrore nei pazienti).

abitudini riducono rischio di cancro
Scoprire di avere un cancro fa ancora paura – Foto: Arabonormannaunesco.it

Modificare però almeno parzialmente il proprio comportamento potrebbe ridurre le possibilità di ammalarsi, di questo è pienamente convinto l’oncologo Mikkael A. Sekeres, che ha conosciuto da vicino la patologia dopo che ne sono stati colpiti diversi suoi familiari in varie parti del corpo. Pensare che tutto sia da addebitare alla sfortuna è riduttivo, ecco quali sono le abitudini da adottare che possono essere provvidenziali.

Le abitudini che diminuiscono le possibilità di avere il cancro

Avere uno stile di vita sano aumenta le possibilità di essere in salute, su questo i medici hanno ben pochi dubbi. Questo permette anche di sentirsi più al sicuro dal cancro, come ha avuto modo di sottolineare Serekes, che ha dato una serie di indicazioni utili attraverso un articolo che ha avuto modo di pubblicare sul ‘Washintgon Post’. Vediamo quali sono i comportamenti che ognuno di noi dovrebbe avere, a ogni età.

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Il consumo di alcol è pericoloso – Foto: Arabonormannaunesco.it

Si dovrebbe ridurre al massimo l’utilizzo di alcol, nonostante farlo per molti possa essere davvero difficile, soprattutto per i più giovani, che spesso agiscono con spirito di emulazione seguendo quello che fanno i coetanei. Spesso si tende a pensare che bere sia meno pericoloso di drogarsi, per questo c’è chi finisce per ubriacarsi in compagnia degli amici pensando che l’effetto sull’organismo si esaurisca in breve tempo.

In realtà, il consumo di alcolici rappresenta il quarto fattore più importante per le nuove diagnosi di cancro negli uomini (circa il 5% dei casi) e il terzo nelle donne (circa il 6% dei casi). Farlo abitualmente non danneggia solo la cavità orale e il fegato, come molti potrebbero credere, ma è anche uno degli effetti del cancro al seno, che colpisce ancora tantissime donne. Anche chi beve un drink al giorno può ammalarsi, anche se il rischio è più basso.

Come è facile immaginare, anche il fumo non fa bene al nostro organismo. I numeri negli Stati Uniti parlano chiaro: il fumo di sigaretta è stato il fattore che ha contribuito più di tutti a nuove diagnosi di cancro negli adulti sopra i 30 anni, soprattutto per quanto riguarda i tumori all’esofago, alla vescica, alla bocca, alla gola e ai polmoni. Smettere riduce progressivamente il rischio di ammalarsi, fino a riportarlo ai livelli dei non fumatori.

Altrettanto importante, anche se c’è chi non ci pensa, è prestare la massima attenzione a quello che si mangia. Una ricerca ha infatti messo in evidenza una correlazione tra cancro al colon e retto con il consumo di carne rossa o lavorata e il basso consumo di fibre e calcio. Assumere una ridotta quantità di frutta e verdura può invece aumentare le possibilità di essere colpito da un tumore alla cavità orale. Se possibile, sarebbe bene non mangiare più di due volte alla settimana la carne rossa, evitare (salvo casi eccezionali) i fast food e le bevande zuccherate, inserire a pranzo e cena frutta e verdura. Non farlo può portare ad avere anche malattie cardiovascolari e metaboliche.

Mai dimenticare inoltre quanto sia importante l’esercizio fisico quotidiano, almeno 30 minuti al giorno. Può essere adatta la cyclette, ma anche una camminata con un’andatura più spedita de solito. Secondo quanto emerso, chi fa attività per due o più ore a settimana ha un rischio inferiore del 26% di sviluppare tumori alla testa e al collo, del 20% di sviluppare cancro ai polmoni, e inferiore dell’11% di sviluppare il tumore al seno.

Non si devono sottovalutare infine i rischi che si corrono quando ci si espone al sole senza la dovuta protezione, anche artificiale. Sekeres sottolinea anche l’importanza di evitare i lettini abbronzanti. Sulla base degli ultimi studi, la possibilità di incorrere in un melanoma aumenta del 75% nelle persone che si sottopongono a trattamenti di abbronzatura artificiale prima dei 35 anni, con un rischio proporzionale agli anni di utilizzo e al numero di sedute.

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