La situazione all’interno della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo, è sempre più tesa e preoccupante. I lavoratori, stanchi di attese e promesse disattese, si preparano a intraprendere un’azione di sciopero. L’ultimo incontro con la Prefettura, volto a trovare una soluzione alle problematiche aperte, si è concluso senza risultati concreti, portando i sindacati a lanciare un chiaro allarme: la situazione è insostenibile.
La riorganizzazione aziendale, promessa e attesa da oltre un anno e mezzo, non è mai partita. Il contratto di espansione, firmato nel 2022, è stato applicato solo in parte, lasciando i lavoratori in una condizione di incertezza e precarietà. I rappresentanti sindacali, tra cui Fabio Lo Monaco (Filt Cgil) e Antonio Dei Bardi (Fit Cisl), affermano: “Da anni i lavoratori di Gesap attendono chiarezza sul loro futuro e su quello della società. Siamo stanchi di rinvii e promesse non mantenute. È tempo di agire.”
Le problematiche che affliggono Gesap sono molteplici e risalgono a anni di gestione poco trasparente. Tra le questioni più urgenti ci sono:
Queste problematiche hanno reso difficile affrontare le questioni esistenti e garantire un futuro dignitoso ai lavoratori.
Le organizzazioni sindacali hanno tentato più volte di avviare un dialogo costruttivo con la dirigenza di Gesap, ma gli incontri si sono spesso conclusi senza risultati tangibili. Questo clima di incertezza ha spinto i lavoratori a prendere in considerazione lo sciopero come ultima risorsa. “Siamo determinati a far sentire la nostra voce,” affermano i sindacalisti. “Lo sciopero non è una decisione presa alla leggera, ma una necessità per ribadire la nostra volontà di ottenere risposte concrete.”
In un contesto in cui il settore del trasporto aereo sta vivendo una fase di ripresa post-pandemia, i lavoratori dell’aeroporto di Palermo si sentono sempre più isolati e dimenticati. Mentre in altri aeroporti si registrano investimenti e innovazioni, Gesap sembra rimanere indietro, mettendo a rischio i posti di lavoro e la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.
I sindacati chiedono un impegno concreto da parte della dirigenza di Gesap e delle istituzioni locali per risolvere le problematiche da tempo irrisolte. “Chiediamo un cambiamento radicale,” affermano i rappresentanti sindacali. “È tempo che le promesse si trasformino in azioni, e che i diritti dei lavoratori vengano finalmente rispettati.”
Il clima di tensione è palpabile, e i lavoratori sono pronti a lottare per il loro futuro. La prospettiva di uno sciopero, sebbene non desiderata, è vista come un modo per risvegliare le coscienze e attirare l’attenzione sulle difficoltà che stanno affrontando. “Siamo qui per far sentire la nostra voce e per chiedere giustizia,” concludono i sindacalisti. “La Gesap deve ascoltarci e agire, prima che sia troppo tardi.”
In attesa di sviluppi, la comunità locale osserva con attenzione la situazione, consapevole che il destino dei lavoratori di Gesap è legato non solo al loro lavoro, ma anche alla qualità dei servizi offerti all’aeroporto, un punto nevralgico per il turismo e l’economia della regione.
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