Dal 21 dicembre al 19 febbraio, il Museo Davia Bargellini di Bologna si trasforma in un palcoscenico per l’arte contemporanea grazie alla mostra personale di Christian Fogarolli, intitolata “Corpo eterico”. Questa esposizione, realizzata in collaborazione con diverse gallerie, tra cui Galerie Mazzoli di Modena e Berlino e Galerie Alberta Pane di Parigi e Venezia, rappresenta un momento significativo nel panorama artistico bolognese e si inserisce nel programma di Art City Bologna 2025, un’iniziativa promossa dal Comune in occasione della celebre Arte Fiera.
L’artista e la sua ricerca
Christian Fogarolli, nato a Trento nel 1983, è un artista noto per la sua capacità di esplorare tematiche complesse legate all’individuo e al suo contesto sociale e culturale. La sua ricerca si concentra sull’interazione tra l’arte e la vita quotidiana, in particolare sulla relazione tra l’arte industriale e le testimonianze storiche custodite nel Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini. L’artista invita i visitatori a riflettere su come le nostre esperienze quotidiane siano influenzate dall’ambiente che ci circonda e come, a sua volta, questo ambiente possa essere trasformato attraverso l’arte.
Un’esperienza immersiva
La mostra, curata da Pier Paolo Pancotto, si compone di un insieme di opere, perlopiù inedite o create appositamente per l’occasione. Fogarolli ha concepito un’installazione multisensoriale che si distribuisce attraverso gli spazi del museo, creando un dialogo tra le sue opere e le collezioni storiche del museo stesso. Questa interazione non è solo visiva, ma coinvolge anche altri sensi, rendendo l’esperienza della visita profondamente immersiva.
Le opere esposte comprendono una varietà di materiali e tecniche, tra cui:
- Plastica
- Vetro
- Marmo
- Cera
- Metallo
Ogni installazione è progettata per stimolare una risposta emotiva e intellettuale nei visitatori, incoraggiandoli a considerare il loro posto all’interno di un contesto più ampio. La scelta di elementi visivi e sonori, insieme a stimoli olfattivi, arricchisce l’esperienza, trasformando il museo in un luogo in cui l’arte diventa un’esperienza totale.
Dialogo tra passato e presente
Un aspetto interessante di “Corpo eterico” è la sua capacità di mettere in discussione le tradizionali nozioni di spazio espositivo. Fogarolli non si limita a presentare le sue opere come entità isolate, ma le colloca in relazione con i materiali storici e le opere d’arte già presenti nel museo. Questo approccio invita i visitatori a riflettere su come la storia e l’arte contemporanea possano dialogare e coesistere, creando nuove narrazioni e significati.
Il Museo Davia Bargellini, con la sua collezione di arte industriale e manufatti storici, offre un contesto unico per la mostra. La scelta di questo luogo non è casuale; Fogarolli sembra voler evidenziare come l’arte possa emergere da contesti apparentemente distanti, per trovare un terreno comune in cui le esperienze passate e presenti possano incontrarsi. La mostra si propone quindi non solo come un’esperienza visiva, ma anche come un’opportunità per esplorare le connessioni tra il passato e il presente, tra l’industriale e l’artistico.
Inoltre, il progetto di Fogarolli si distingue per il suo approccio interdisciplinare, che abbraccia non solo l’arte visiva, ma anche la scienza e la filosofia. L’artista si interroga sulle dinamiche della percezione e su come queste influenzino il nostro modo di interagire con il mondo circostante. In questo senso, “Corpo eterico” non è solo una mostra d’arte, ma un invito a riflettere sulla nostra condizione umana e sul nostro posto in un universo in continua evoluzione.
La mostra di Christian Fogarolli al Museo Davia Bargellini rappresenta quindi un’importante occasione per esplorare le intersezioni tra arte, vita quotidiana e storia, offrendo ai visitatori un’esperienza che va oltre la semplice osservazione. Con “Corpo eterico”, Fogarolli invita a considerare la complessità delle nostre vite e a riconoscere il potere trasformativo dell’arte.