Un evento straordinario si profila all’orizzonte per gli appassionati di arte contemporanea: la diciottesima Quadriennale d’arte si svolgerà al Palazzo delle Esposizioni di Roma dal mese di ottobre 2025 fino a gennaio 2026. Con il titolo evocativo “Fantastica”, questa edizione non si limita a essere un semplice aggettivo, ma rappresenta un invito a esplorare nuove dimensioni artistiche e a riscoprire la potenza dell’immaginazione. Il presidente della Quadriennale, Luca Beatrice, ha messo in evidenza l’importanza di un’esposizione focalizzata su artisti viventi, molti dei quali formatisi nel nuovo millennio, presentando opere inedite o create appositamente per l’occasione.
La Quadriennale è storicamente la principale rassegna dedicata all’arte italiana contemporanea e quest’anno promette di essere particolarmente stimolante e innovativa. Anche se i nomi degli artisti partecipanti saranno rivelati solo nella primavera del 2025, è già nota la struttura dell’esposizione, che sarà suddivisa in cinque capitoli tematici. I curatori di questi capitoli, tra cui Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone, guideranno i visitatori attraverso vari aspetti dell’arte contemporanea, affrontando temi come:
In particolare, l’approccio di Barbero, che esplora l’autoritratto attraverso elementi quotidiani come il cibo e i viaggi, offrirà una riflessione profonda su come gli artisti contemporanei si rappresentano e si relazionano con la loro esistenza. Bonami si concentrerà sull’idea di memoria e su come gli artisti possano creare spazi personali attraverso le loro opere. Mazzonis di Pralafera affronterà il tema della gestione delle immagini nella società contemporanea, mentre Stocchi e Troncone si focalizzeranno sull’importanza dell’esperienza corporea e sull’idea di incompletezza nell’arte.
Parallelamente a “Fantastica”, al secondo piano del Palazzo delle Esposizioni sarà presentato un progetto espositivo storico intitolato “I giovani e i maestri”, curato da Walter Guadagnini. Questa mostra intende far rivivere la Quadriennale d’arte del 1935, considerata la più importante rassegna artistica italiana degli anni Trenta. Artisti di fama come Giorgio de Chirico, Scipione e Gino Severini saranno protagonisti di un percorso che chiarisce i legami tra le avanguardie storiche e le tendenze artistiche emergenti dell’epoca.
L’allestimento di entrambe le esposizioni è affidato allo Studio BRH+, formato da Marco Rainò e Barbara Brondi, che promette di offrire un’esperienza visiva coinvolgente e stimolante, capace di attrarre sia i neofiti dell’arte che gli esperti del settore. Inoltre, è previsto un progetto speciale, curato da Christian Caliandro, che esplorerà la percezione dell’arte contemporanea italiana all’estero, mettendo in luce le dinamiche globali che influenzano la nostra comprensione dell’arte.
Nei mesi precedenti all’apertura della Quadriennale, l’evento sarà protagonista di un tour di presentazione che toccherà alcune delle principali istituzioni culturali italiane. Si partirà da Torino, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, per proseguire a Venezia, Milano, Firenze, Napoli e Genova, con tappe in importanti gallerie e musei. Questo tour non solo anticiperà l’evento, ma offrirà anche un’ottima opportunità di promozione dell’arte contemporanea italiana in tutto il Paese, con una tappa speciale a Gibellina, recentemente nominata Capitale dell’Arte Contemporanea 2026.
La Quadriennale 2025 è un progetto sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, da Roma Capitale e dalla Camera di Commercio di Roma, con la collaborazione dell’Azienda Speciale Palaexpo e la main partnership di Intesa Sanpaolo. È un’iniziativa che celebra l’arte contemporanea italiana e si propone di aprire un dialogo con il pubblico, stimolando nuove riflessioni e discussioni sull’arte e la sua evoluzione nel contesto attuale. Con un programma così ricco e diversificato, la Quadriennale d’arte del 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per chiunque voglia immergersi nelle meraviglie dell’arte contemporanea.
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