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La pala tezi del perugino: un viaggio artistico a lecco

Il Palazzo delle Paure di Lecco si prepara a ospitare un evento straordinario che celebra l’arte e la cultura italiane. Giovedì 5 dicembre, alle 17.30, si terrà l’inaugurazione della sesta edizione di “Capolavoro per Lecco”, un’iniziativa promossa dall’Associazione culturale e dalla Comunità parrocchiale Madonna del Rosario, in sinergia con il Comune di Lecco. Quest’anno, la mostra si intitola “In grembo la speranza. Da Perugino a Giovanni Antonio di Giordano” e avrà un focus particolare sulla “Sacra Conversazione” (Pala Tezi) del grande maestro rinascimentale Pietro Vannucci, noto come il Perugino.

La Pala Tezi: un capolavoro del Perugino

La Pala Tezi, un’opera datata 1500, rappresenta un importante esempio della maestria del Perugino, uno dei più influenti artisti del suo tempo e maestro di artisti del calibro di Raffaello. La sua arte è caratterizzata da un’armonia compositiva e da una luce che conferisce vita e profondità alle sue figure. La “Sacra Conversazione” raffigura la Madonna con il Bambino, circondata da santi, ed è un’opera che emana un senso di serenità e spiritualità, perfetta per il periodo natalizio.

La Madonna adorante di Giovanni Antonio di Giordano

In aggiunta alla Pala Tezi, a partire dal 20 dicembre, sarà esposta anche la statua lignea della “Madonna adorante” di Giovanni Antonio di Giordano, un altro importante artista del Cinquecento. Questa statua, realizzata nel 1499, è un esempio di come l’arte possa esprimere il fervore religioso dell’epoca e la devozione verso la figura della Madonna. La presenza di questi due capolavori sottolinea il legame tra diverse espressioni artistiche e la continuità della tradizione religiosa in Lombardia.

Un evento di riflessione e condivisione

Mons. Bortolo Uberti, prevosto di Lecco e presidente dell’Associazione Culturale Madonna del Rosario, ha descritto “Capolavoro per Lecco” come un’importante eredità di mons. Davide Milani. “Un’intuizione che ha trovato un habitat fecondo per crescere e svilupparsi in questi anni”, ha affermato Uberti, evidenziando come la mostra si sia trasformata in un’esperienza di incontro aperto a tutti, capace di rivelare il mistero della Salvezza attraverso la bellezza dell’arte.

L’evento non è solo un’esposizione artistica, ma anche un momento di riflessione e di condivisione per la comunità lecchese e per i turisti che visiteranno la città. L’arte, in questo contesto, diventa un ponte tra passato e presente, invitando i visitatori a contemplare non solo le opere ma anche i significati profondi che esse racchiudono. L’arte sacra, in particolare, gioca un ruolo fondamentale nel dialogo tra spiritualità e quotidianità, rendendo la mostra un’opportunità unica per riscoprire la bellezza della fede attraverso le immagini.

Dettagli dell’evento e importanza per la comunità

All’inaugurazione saranno presenti, oltre a Mons. Uberti, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e il curatore della mostra Alessandro Delpriori, docente di storia dell’arte. La loro partecipazione sottolinea l’importanza dell’evento per la comunità locale e il sostegno istituzionale che “Capolavoro per Lecco” ha ricevuto nel corso degli anni.

La mostra rimarrà aperta fino al 2 marzo, offrendo un’ampia finestra temporale per visitare e apprezzare queste opere straordinarie. In un periodo dell’anno in cui le persone cercano la bellezza e la riflessione, “Capolavoro per Lecco” si propone come un’ottima occasione per immergersi nella storia e nella cultura del nostro Paese, rendendo omaggio a due artisti che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama dell’arte italiana.

In un contesto di crescente interesse per l’arte e la cultura, iniziative come “Capolavoro per Lecco” non solo arricchiscono l’offerta culturale della città, ma contribuiscono anche a rafforzare l’identità locale, riscoprendo e valorizzando il patrimonio artistico che ci circonda. La bellezza dell’arte sacra, capace di parlare al cuore delle persone, si unisce alla volontà di costruire un dialogo aperto e inclusivo, in grado di attrarre visitatori da ogni parte d’Italia e non solo.

La mostra non è solo un momento di esposizione, ma un invito a riflettere su temi universali come la speranza, la fede e la bellezza, che continuano a essere rilevanti nella nostra vita quotidiana. In un mondo che spesso sembra frenetico e disorientato, opere come la Pala Tezi e la Madonna adorante ci ricordano l’importanza di prenderci un momento per contemplare e apprezzare la bellezza che ci circonda.

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