La serie originale “Qui non è Hollywood” ha fatto un debutto straordinario su Disney+, diventando il miglior lancio di una serie di general entertainment in Italia. Con un numero record di visualizzazioni nei primi sette giorni, il successo di questa serie non sorprende, considerando l’attenzione e l’interesse che ha suscitato sia tra il pubblico che tra la critica. Attualmente, la serie è disponibile per gli abbonati Disney+ in EMEA e sarà lanciata su Hulu negli Stati Uniti l’11 dicembre, ampliando così la sua portata internazionale.
Il regista Pippo Mezzapesa ha espresso la sua soddisfazione per il calore con cui la serie è stata accolta in Italia. In un’intervista, ha sottolineato: “L’accoglienza in Italia è stata travolgente e molto gratificante. Abbiamo raccontato una storia molto radicata nella nostra provincia, ma siamo stati sempre convinti della sua profonda universalità”. Questa affermazione mette in evidenza un aspetto cruciale della serie: nonostante le sue radici locali, la narrazione affronta temi che risuonano a livello globale, toccando corde emozionali universali.
“Qui non è Hollywood” è una serie in quattro episodi che esplora un caso di cronaca nera che ha scosso l’Italia: il delitto di Sarah Scazzi, una giovane ragazza scomparsa nel 2010 ad Avetrana, un piccolo comune in provincia di Taranto. La serie si basa sul libro “Sarah la ragazza di Avetrana”, scritto da Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, edito da Fandango Libri. Questo libro ha fornito il materiale di partenza per una narrazione che non si limita a raccontare gli eventi, ma cerca di scandagliare le dinamiche sociali e psicologiche che circondano il caso.
Il cast della serie è composto da attori di grande talento, tra cui:
La produzione di “Qui non è Hollywood” è affidata a Matteo Rovere e a Groenlandia, una casa di produzione nota per la qualità dei suoi contenuti. La scelta di un team creativo così esperto ha sicuramente contribuito al successo della serie, che combina un’accurata ricostruzione dei fatti con una narrazione avvincente e profonda.
La serie non solo racconta una storia di crimine, ma si addentra anche nei meandri delle relazioni familiari, della società e dei media. Essa evidenzia come un evento tragico possa influenzare non solo le vite delle persone direttamente coinvolte, ma anche l’intera comunità. In un’epoca in cui le notizie di cronaca nera dominano i titoli, “Qui non è Hollywood” offre un’analisi critica e umana di quanto accaduto, invitando gli spettatori a riflettere su temi di giustizia, verità e la natura complessa delle relazioni umane.
Con il suo successo in Italia e il lancio imminente negli Stati Uniti, “Qui non è Hollywood” rappresenta un passo significativo per la produzione televisiva italiana. Dimostra che storie radicate nella nostra cultura possono avere un’eco universale e offre un esempio brillante di come il racconto di eventi reali possa essere trasformato in una narrazione avvincente e significativa, capace di attrarre e coinvolgere un pubblico internazionale.
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