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La giardiniera e l’arte della convivenza: un’agenda per tutti

La passione per il giardinaggio è un sentimento che attraversa generazioni e culture, rappresentando un modo profondo per riconnettersi con la natura e con se stessi. La nuova pubblicazione di Nicla Edizioni, “L’Agenda della Giardiniera 2025”, curata da Nicoletta Campanella, esalta questo amore per il verde, offrendo un diario raffinato pensato per un pubblico femminile. Ma non è solo un’agenda; è un viaggio affascinante nel mondo del giardinaggio, un’opportunità per esplorare e condividere esperienze e storie legate alla natura.

La struttura dell’agenda

L’Agenda della Giardiniera 2025 è concepita come un diario giornaliero, arricchito da contenuti che stimolano la riflessione e l’ispirazione. Ogni mese è introdotto da una selezione di giorni da ricordare, che permettono di pianificare attività legate al giardinaggio, ma anche momenti di contemplazione e connessione con il mondo naturale. Le pagine non sono solo un luogo per annotare impegni, ma anche spazi per raccogliere pensieri e idee, stimolando una comunione con gli altri appassionati di giardinaggio.

Tema della convivenza

Il tema centrale di quest’edizione è la convivenza in tutte le sue forme. Questo concetto si esplica non solo nella coesistenza tra piante, insetti e umani, ma anche nel dialogo tra diverse esperienze, culture e storie. Le giardiniere presentate nell’agenda, come Martha Specht Corsi, Pascale d’Afflitto, Rosa Muoio e Benedetta Piccolomini, condividono le loro sfide e successi nel creare e mantenere i loro giardini, veri e propri ecosistemi in cui ogni elemento svolge un ruolo fondamentale.

  1. Martha Specht Corsi ci invita a scoprire “Il paradiso”, il suo giardino privato, dove la bellezza degli iris storici e rari si fonde con la ricerca della biodiversità.
  2. Pascale d’Afflitto, con il suo Orto Giardino di Castel Ruggero, esplora la sinergia tra piante e insetti impollinatori, sottolineando l’importanza della tutela dell’ambiente.
  3. Rosa Muoio, dell’Orto Botanico di Napoli, ci guida attraverso un percorso di riscoperta delle piante autoctone.
  4. Benedetta Piccolomini ci svela i segreti del Labirinto del Castello di Cordovado, un luogo dove la natura e la storia si intrecciano.

La scienza al servizio del giardinaggio

L’agenda non si limita a raccontare storie personali, ma si avvale anche del contributo di esperti nel campo della botanica. Maurizio Antonetti, ricercatore del Crea di Pescia, e il dottore forestale Mario Ronzani forniscono un’analisi dettagliata della vita delle orchidee e delle interazioni che avvengono lungo i sentieri del Monte Ceva, un’area di grande interesse naturalistico nei Colli Euganei. Queste interviste e approfondimenti scientifici arricchiscono l’agenda, rendendola non solo un’opera di narrativa, ma anche un valido strumento di apprendimento.

La rosa, regina dei fiori

Un altro elemento ricorrente nell’agenda è la rosa, considerata la regina dei fiori. Ogni mese è dedicato a una varietà di rosa selezionata dalla collezionista e storica Rita Oliva. Le sue scelte, che spaziano dalle rose antiche a quelle moderne, offrono un’opportunità per esplorare la bellezza e la diversità di questo fiore iconico. Inoltre, la varietà delle spine delle rose viene utilizzata come metafora per parlare delle sfide della vita e della bellezza che può emergere anche nei momenti difficili.

“L’Agenda della Giardiniera 2025” non è solo un’agenda, ma un vero e proprio strumento di valorizzazione del patrimonio botanico italiano. Il patrocinio dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia e del Polo Museale dell’Università La Sapienza di Roma testimonia l’importanza culturale di questa pubblicazione. Le numerose attività culturali promosse da Nicoletta Campanella presso l’Orto Botanico di Roma dimostrano l’impegno verso la divulgazione e la sensibilizzazione sull’importanza della natura e del giardinaggio.

In un mondo che spesso sembra distante dalla natura, “L’Agenda della Giardiniera 2025” rappresenta un invito a riscoprire il valore della convivenza, non solo tra le piante, ma anche tra le persone e le idee. È un’esperienza che invita a riflettere, a crescere e a creare legami, stimolando una comunità di appassionati che condividono la stessa passione per il verde e per la bellezza che esso porta nella vita quotidiana.

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