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La Capri di Singer Sargent conquista il Met di New York

La mostra dedicata a John Singer Sargent, attualmente in corso al Metropolitan Museum of Art di New York fino al 3 agosto, rappresenta un’opportunità imperdibile per immergersi nella vita e nell’opera di uno dei ritrattisti più importanti del suo tempo. Il focus principale è l’esperienza parigina di Sargent, culminata nell’opera “Madame X”, che nel 1884 suscitò un grande scandalo al Salon, costringendo il pittore a lasciare Parigi per Londra. Tuttavia, la rassegna non si limita a esplorare il suo periodo parigino; dedica anche un’importante sezione a Capri, l’incantevole isola italiana che ha ispirato artisti e intellettuali nel corso del XIX secolo.

Capri: un rifugio artistico

Capri, con i suoi celebri Faraglioni e il paesaggio mozzafiato, ha rappresentato un rifugio culturale per Sargent. La mostra si apre con una galleria che trasporta i visitatori in questo angolo incantevole del Mediterraneo, dove Sargent tornò da giovane adulto dopo un’infanzia trascorsa in parte sull’isola. Tra il 1878 e il 1880, il pittore creò una serie di opere meno conosciute, molte delle quali sono conservate in collezioni private o in piccoli musei. Questi dipinti rivelano il suo desiderio di catturare l’essenza della vita rurale, un ideale che risuonava fortemente con le aspirazioni culturali del suo tempo.

I curatori della mostra evidenziano come Capri offrisse a Sargent un contesto ideale per esplorare temi di natura incontaminata, lontana dall’influenza disumanizzante del capitalismo industriale. In questo scenario, la figura di Rosina Ferrara emerge come musa ispiratrice. Sargent, alla ricerca di una giovane donna del luogo che potesse incarnare la bellezza mediterranea, chiese all’amico Frank Hyde di aiutarlo. Rosina, con i suoi tratti distintivi, catturò immediatamente la sua attenzione e divenne soggetto di una decina di dipinti. Tra questi:

  1. “Dans les Oliviers a Capri” – Rappresenta Rosina abbracciata a un antico olivo, un’immagine esposta al Salon del 1979.
  2. Un altro dipinto, prestato dal Crystal Bridges Museum di Bentonville, la ritrae mentre danza la tarantella su un tetto, esprimendo la gioia della vita insulare.

Venezia e il legame con Sargent

Oltre a Capri, Venezia occupa un posto speciale nel cuore di Sargent. La città lagunare, con la sua atmosfera romantica e i suoi scenari pittoreschi, lo ispirò profondamente. Tra le opere esposte si trova un ritratto del diplomatico e aspirante artista Ramon Subercaseaux, realizzato nel 1880 mentre si trovava in gondola. Questo dipinto è significativo non solo per la sua bellezza visiva, ma anche perché, contemporaneamente, Sargent stava lavorando a un altro ritratto ad acquerello, di cui oggi si è persa traccia.

La fase parigina e il capolavoro “Madame X”

La mostra si concentra in particolare sugli anni trascorsi a Parigi, dove Sargent, un prodigio artistico di soli 18 anni, arrivò nel 1874. Deluso dagli insegnamenti ricevuti all’Accademia di Belle Arti di Firenze, scoprì a Parigi un ambiente vibrante, ricco di innovazione artistica e scambio culturale. Come spiegato da Max Hollein, direttore del Met, “Parigi era il cuore pulsante dell’arte e della cultura, e Sargent ne divenne parte integrante”.

La mostra culmina con l’iconica “Madame X”, il ritratto di Virginie Amélie Avegno Gautre, che rappresenta non solo un capolavoro tecnico, ma anche un’opera che segnò un punto di svolta nella carriera di Sargent. Accolta con scandalo al momento della sua esposizione, essa segna la fine della sua fase parigina, caratterizzata da successi, controversie e complessità che avrebbero influenzato profondamente il suo lavoro futuro a Londra.

L’esposizione offre una prospettiva unica sulla vita e sull’arte di John Singer Sargent, rivelando non solo la sua maestria nel ritrarre la buona società dell’epoca, ma anche il suo profondo legame con i luoghi che ha visitato e le persone che ha incontrato. La combinazione di Capri e Parigi arricchisce la comprensione del suo lavoro e invita i visitatori a riflettere su come i luoghi e le esperienze personali influenzino l’arte e la creatività. Con una selezione di opere che spazia da dipinti noti a quelli meno conosciuti, la mostra al Met si configura come un’importante celebrazione del genio di Sargent e della sua eredità artistica, che continua a ispirare e affascinare il pubblico contemporaneo.

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