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Kerekes e glasner danno il via al trieste film festival con le loro opere

Il 36° Trieste Film Festival si avvicina, pronto a regalare un’esperienza cinematografica straordinaria dal 16 al 20 gennaio 2024. Questa manifestazione, che ha conquistato un posto di rilievo nel panorama cinematografico italiano ed europeo, si aprirà con due attesissime anteprime italiane: “Wishing on a Star” del regista slovacco-ungherese Peter Kerekes e “Lo spartito della vita” del regista tedesco Matthias Glasner. Entrambi i film affrontano tematiche universali legate alle relazioni familiari e alla ricerca dell’identità personale, creando un ponte tra culture e storie diverse.

Wishing on a star: la magia dei desideri

“Wishing on a Star”, in programma il 16 gennaio al Teatro Miela, si distingue per la sua originale narrazione e per la bellezza dei luoghi in cui è ambientato, tra cui Friuli Venezia Giulia e Campania. Questo film, presentato con successo nella sezione Orizzonti all’ultima Biennale di Venezia, racconta la storia di Luciana, un’astrologa napoletana. La protagonista ha ideato un metodo unico per aiutare i suoi clienti a realizzare i loro sogni. La sua formula prevede che:

  1. Gli individui intraprendano un viaggio verso una specifica destinazione.
  2. Questo viaggio avvenga nel giorno del loro compleanno.
  3. Solo così possono rinascere sotto nuove configurazioni celesti.

Questo approccio, che unisce spiritualità e psicologia, invita gli spettatori a riflettere sul potere dei sogni e delle aspirazioni personali.

Lo spartito della vita: tra dramma e commedia

Dall’altro lato, “Lo spartito della vita”, che aprirà ufficialmente il festival il 20 gennaio al Politeama Rossetti, è un’opera tragicomica che affronta con audacia temi come le malattie e le relazioni familiari disfunzionali. Questo film ha già ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui:

  • L’Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura all’ultima Berlinale.
  • Il titolo di miglior film tedesco dell’anno ai Lola Awards.

La narrazione si sviluppa attraverso le vite di personaggi che affrontano il dolore e la gioia, mostrando come le esperienze difficili possano trasformarsi in momenti di crescita e comprensione.

Celebrazione del cinema italiano

Il Trieste Film Festival non è solo un palcoscenico per opere di qualità, ma anche un momento di celebrazione per il cinema italiano. Durante il festival, il Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani premierà i migliori film dell’anno passato. Tra i riconoscimenti, “La zona d’interesse” di Jonathan Glazer è stato scelto come Film della Critica 2024. Questo film ha conquistato due premi Oscar e ha ricevuto il Grand Prix al Festival di Cannes, dimostrando il crescente prestigio del festival come piattaforma per il cinema di qualità.

Anche il cinema italiano avrà il suo momento di gloria con “Vermiglio” di Maura Delpero, indicato come Film Italiano 2024. Questo lungometraggio ha già vinto il Leone d’Argento e il Gran Premio della Giuria alla Mostra di Venezia ed è in corsa per rappresentare l’Italia ai Premi Oscar del 2025.

Il Trieste Film Festival rappresenta un’opportunità unica per cinefili, registi, attori e critici di incontrarsi e scambiare idee. Ogni anno, il festival attira un pubblico eterogeneo desideroso di scoprire opere nuove e stimolanti, partecipando a dibattiti e incontri con i protagonisti del settore. Con l’apertura del festival e la proiezione di opere significative come “Wishing on a Star” e “Lo spartito della vita”, il 36° Trieste Film Festival si prepara a offrire un’esperienza cinematografica indimenticabile, capace di emozionare e far riflettere su desideri, sogni, amori e relazioni, tematiche che risuonano con la vita di ciascuno di noi.

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