Il Premio The Bridge, giunto alla sua nona edizione nel 2024, si conferma come un’importante piattaforma per la valorizzazione della letteratura italiana e americana. Questo prestigioso riconoscimento è stato recentemente assegnato in due categorie: narrativa e saggistica, con vincitori che rappresentano l’eccellenza di entrambi i paesi. Le giurie, composte da esperti e professionisti del settore letterario, hanno svolto un ruolo fondamentale nel selezionare le opere che meglio hanno saputo esprimere la cultura e le peculiarità delle rispettive tradizioni letterarie.
Per la narrativa italiana, il premio è stato conferito a Carmen Pellegrino per il suo libro “Dove la luce”, pubblicato da La nave di Teseo. Questo romanzo ha catturato l’attenzione per la sua scrittura intensa e per la capacità di affrontare temi profondi e universali, rendendo così la lettura un’esperienza coinvolgente e riflessiva. Pellegrino, già nota per le sue opere precedenti, continua a esplorare la condizione umana con uno stile che riesce a mescolare la realtà con la sensibilità di un’anima poetica.
Nella categoria saggistica italiana, il riconoscimento è andato a Carlo Vecce per “Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo”, edito da Giunti Editore. In questo lavoro, Vecce si addentra nella vita di Caterina, madre di Leonardo da Vinci, offrendo una narrazione che non solo illumina la figura di una donna spesso trascurata dalla storia, ma che allo stesso tempo offre uno spaccato affascinante della società rinascimentale. La sua capacità di intrecciare biografia e contesto storico ha reso il suo libro una lettura preziosa per chiunque sia interessato alla genesi del genio di Vinci.
Dall’altra parte dell’Atlantico, il premio per la narrativa americana è stato assegnato ad Aaron Hamburger per il suo romanzo “Hotel Cuba”, pubblicato da Harper Perennials (HarperCollins Publisher). Questo libro affronta temi di identità e appartenenza attraverso la lente di una storia che si sviluppa in un contesto complesso e affascinante. Hamburger riesce a catturare le sfide e le esperienze dei protagonisti, rendendo il suo lavoro non solo una lettura avvincente, ma anche un’importante riflessione sulle dinamiche della diaspora e sull’interazione tra culture diverse.
Per quanto riguarda la saggistica americana, il premio è andato a Millicent Marcus per “Italian Film in the Present Tense”, pubblicato dalla University of Toronto Press. Questo saggio offre un’analisi approfondita del cinema italiano contemporaneo, esaminando come le opere recenti riflettano le trasformazioni sociali e culturali del paese. Marcus, con la sua competenza e la sua passione per il cinema, riesce a rendere accessibili anche i temi più complessi, coinvolgendo il lettore in un viaggio attraverso le immagini e le storie che definiscono l’Italia di oggi.
La cerimonia di premiazione si terrà il 5 dicembre alle 17:30 presso il Centro Studi Americani in Via Michelangelo Caetani, 32, a Roma. Questo evento non sarà solo un riconoscimento per gli autori vincitori, ma anche un’opportunità per gli amanti della letteratura di incontrare gli scrittori e discutere delle loro opere. L’evento vedrà la partecipazione delle giurie e dei rappresentanti delle istituzioni che sostengono il Premio, sottolineando l’importanza del riconoscimento non solo per gli autori, ma anche per il dialogo culturale tra Italia e Stati Uniti.
Il giorno successivo, il 6 dicembre, i vincitori parteciperanno a un incontro presso la fiera ‘Più libri più liberi’ di Roma. Questo appuntamento rappresenta un’importante vetrina per la letteratura, dove i lettori potranno interagire con gli autori e approfondire le tematiche affrontate nelle loro opere. La fiera, da anni un punto di riferimento per il mondo editoriale italiano, offre l’opportunità di scoprire nuove pubblicazioni e di partecipare a dibattiti e presentazioni.
Il Premio The Bridge ha come obiettivo principale quello di promuovere la traduzione e la diffusione della letteratura tra Italia e Stati Uniti, favorendo la circolazione di opere significative e recenti. L’iniziativa, ideata e curata da Maria Ida Gaeta, si avvale del supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di New York e della Federazione Unitaria Italiana Scrittori (Fuis), insieme ad altre importanti istituzioni. Questo impegno si traduce in un contributo pratico alle spese di traduzione, un passo fondamentale per rendere accessibili al pubblico anglofono i capolavori della narrativa e saggistica italiana, e viceversa.
A gennaio 2025, i vincitori italiani e americani parteciperanno a un incontro dedicato al Premio nell’ambito della IV edizione del Festival “Multipli Forti. Voci dalla letteratura italiana contemporanea” che si terrà a New York. Questo festival, in continua crescita, rappresenta un ulteriore passo verso la promozione della letteratura italiana all’estero, contribuendo a rafforzare i legami culturali tra i due paesi. Durante questo evento, verranno anche annunciate le candidature per il Premio The Bridge 2025, continuando così una tradizione di celebrazione e valorizzazione della scrittura di qualità.
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