In un’epoca in cui la digitalizzazione è fondamentale per preservare il patrimonio culturale, il recente memorandum d’intesa tra Italia e Albania segna un passo cruciale. Firmato dal direttore generale Archivi del Ministero della Cultura italiano, Antonio Tarasco, e dal direttore generale Archivi della Repubblica di Albania, Ardit Bido, questo accordo quinquennale mira a utilizzare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per la digitalizzazione dei documenti storici e la valorizzazione del patrimonio archivistico delle due nazioni.
Negli Archivi di Stato italiani, si trovano documenti storici che testimoniano la presenza delle comunità albanesi sin dal XIV secolo, in particolare in città come Napoli, Venezia e Bari, ma anche lungo la costa ionica della Calabria e in alcuni comuni siciliani. La firma del memorandum rappresenta un importante passo avanti nel rafforzare i legami tra Italia e Albania, seguendo un incontro bilaterale a Tirana che ha celebrato i 75 anni della Direzione generale Archivi albanese.
Il memorandum prevede diverse attività di collaborazione, tra cui:
Queste attività non solo favoriranno la ricerca congiunta, ma metteranno anche in luce il passato storico delle interazioni tra italiani e albanesi, un tema di grande valore culturale.
L’archivio albanese custodisce materiali di grande importanza, come il Codice Purpureo di Berat, l’unico codice così antico in Europa. Inoltre, l’acquisizione di materiali autografi dello scrittore Ismail Kadare rende l’Archivio centrale di Tirana un punto di riferimento per gli studiosi di albanologia. Antonio Tarasco ha sottolineato che il memorandum rappresenta una svolta significativa nei rapporti istituzionali e culturali tra Italia e Albania, creando reti archivistiche inter-adriatiche e aumentando l’importanza delle ricerche albanologiche italiane.
Questo memorandum si inserisce in un progetto più ampio avviato nel giugno del 2022, che ha portato all’istituzione di punti-archivio presso le Università della Calabria e di Palermo. Questi punti offrono agli studenti e ai ricercatori l’opportunità di svolgere ricerche autonome, accedendo online alla Sala Studio per la consultazione dei cataloghi dell’Archivio di Stato d’Albania. Grazie ai servizi decentrati, gli utenti possono richiedere riproduzioni elettroniche dei materiali d’interesse.
La digitalizzazione dei documenti storici non solo promuove una cultura della condivisione, ma offre anche opportunità per un accesso più ampio a questi materiali, contribuendo a una maggiore consapevolezza del patrimonio culturale condiviso. L’uso dell’intelligenza artificiale faciliterà la catalogazione e la ricerca, rendendo i documenti storici più accessibili per studi futuri.
In sintesi, il memorandum Italia-Albania rappresenta un’importante opportunità per la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio archivistico, unendo le forze di due nazioni legate da una storia complessa. Con l’ausilio delle nuove tecnologie e la volontà di collaborare, ci si aspetta che questo accordo porti a risultati significativi per le future generazioni di studiosi e cittadini interessati alla storia e alla cultura di entrambe le nazioni.
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