ISEE: occorre verificarlo, il rischio è quello di perdere bonus e agevolazioni

La gestione accurata dell’Isee, in particolare dell’Isee corrente, è fondamentale per mantenere l’accesso a bonus e agevolazioni.

Ogni anno milioni di famiglie in Italia si affidano all’Isee per accedere a numerose agevolazioni e bonus che possono fare una grande differenza nel bilancio familiare. L’Isee, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è uno strumento cruciale per determinare il diritto e l’entità dei benefici sociali e fiscali. Non tutti sono però consapevoli dell’importanza di monitorare e aggiornare questo documento in modo tempestivo, specialmente quando si tratta dell’Isee corrente.

verificare l'isee per non perdere i bonus
Il mancato rinnovo dell’Isee corrente può comportare la riduzione o la perdita di agevolazioni – arabonormannaunesco.it

C’è infatti una differenza importante tra l’Isee corrente e l’Isee ordinario, che può essere determinante per mantenere o incrementare l’accesso a determinati bonus, soprattutto in caso di variazioni significative nella condizione economica o lavorativa. La sua gestione richiede attenzione particolare, poiché la scadenza tra i due tipi di Isee è diversa e può comportare la perdita dei benefici acquisiti se non viene rinnovato in tempo.

Le differenze tra Isee ordinario e corrente che è bene conoscere

L’Isee ordinario fotografa la situazione economica del nucleo familiare riferita a due anni prima, includendo redditi e patrimoni. Al contrario, l’Isee corrente fornisce una rappresentazione più aggiornata, basata sull’anno precedente o sugli ultimi due mesi, a seconda delle circostanze. Questo tipo di Isee può essere richiesto solo in casi particolari, come una variazione nell’occupazione o una riduzione significativa del reddito o del patrimonio. La possibilità di aggiornare questi dati può risultare in un indicatore Isee più basso, aumentando così le probabilità di accesso a bonus e agevolazioni.

l'isee va aggiornato ogni anno per non perdere i bonus
L’Isee ordinario e l’Isee corrente hanno scadenze diverse, con impatti significativi sui benefici economici – arabonormannaunesco.it

Il cuore della questione riguarda la scadenza e l’aggiornamento dell’Isee corrente. Mentre l’Isee ordinario ha una validità fino al 31 dicembre di ogni anno, l’Isee corrente segue regole differenti che variano a seconda della componente economica aggiornata. Ignorare queste regole può portare a conseguenze significative, come la riduzione o la perdita di bonus e agevolazioni.

Se si aggiorna solo la componente patrimoniale, l’Isee corrente rimane valido fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Se invece si aggiornano sia la componente reddituale sia quella patrimoniale, la validità resta fino al 31 dicembre, a meno che non ci siano ulteriori variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione di trattamenti assistenziali, che richiederebbero un nuovo aggiornamento entro due mesi.

Quando viene aggiornata solo la componente reddituale, l’Isee corrente ha una validità di sei mesi. In questo caso, se intervengono variazioni significative nella condizione economica, sarà necessario rinnovarlo entro due mesi per mantenere l’accesso ai benefici.

Alla scadenza dell’Isee corrente, senza un rinnovo tempestivo, l’Inps utilizzerà l’Isee ordinario per rivalutare i bonus. Questo potrebbe comportare una riduzione dell’importo o la perdita dei benefici, come l’Assegno unico o il Bonus nido. Misure che dipendono strettamente da specifici limiti Isee, come l’Assegno di inclusione, potrebbero essere particolarmente a rischio se il ritorno all’Isee ordinario determina il superamento delle soglie previste.

Gestione cookie