È finalmente giunto il momento tanto atteso dai cittadini palermitani: il raddoppio del Ponte Corleone sta per diventare una realtà. Questa infrastruttura rappresenta un nodo cruciale per il flusso di traffico in entrata e in uscita dalla città. Dopo anni di attese e ritardi, i nuovi lavori sembrano finalmente in procinto di partire, anche se non senza inconvenienti. Nonostante l’inizio dei lavori fosse previsto per lo scorso giugno, si è registrato un ritardo rispetto alla tabella di marcia annunciata ad aprile. Tuttavia, un’ordinanza del Comune di Palermo, la numero 1352, pubblicata il 18 novembre, ha dato il via libera agli interventi preliminari.
Interventi preliminari
Questi interventi iniziali consistono principalmente nello spostamento di alcuni sottoservizi, con particolare attenzione alle linee elettriche interrate gestite da E-Distribuzione. I lavori, che richiederanno la chiusura parziale di un tratto del ponte, si svolgeranno durante le ore notturne, dalle 22 alle 5 del mattino, per un periodo complessivo di quindici giorni. Questa soluzione permetterà di garantire il passaggio dei veicoli, limitando i disagi per gli automobilisti che quotidianamente utilizzano il ponte.
Dettagli del progetto
Il progetto di raddoppio prevede l’ampliamento della struttura attuale da due a quattro corsie. La Regione Siciliana ha stanziato un budget di 17 milioni di euro per finanziare l’opera, che include la costruzione di due nuovi ponti laterali sul fiume Oreto. Ecco alcuni dettagli chiave del progetto:
- Lunghezza: Ogni nuovo ponte sarà lungo 150 metri.
- Altezza: I ponti avranno un’altezza di 16 metri.
- Larghezza delle corsie: Le nuove corsie, larghe 10 metri, saranno dotate di marciapiedi, rendendo il ponte più capiente e sicuro per i pedoni.
Approccio moderno
L’idea di raddoppiare il Ponte Corleone non è nuova; un primo progetto fu redatto già nel 2004. Tuttavia, il nuovo progetto si propone di portare a termine ciò che era stato avviato anni fa, utilizzando le strutture di spalla già realizzate e rispettando le approvazioni paesaggistiche, monumentali e ambientali ottenute in precedenza. Tra le novità, si prevede l’adozione di tecnologie moderne, come:
- Strutture in acciaio
- Impianti di illuminazione a LED
- Soluzioni per il superamento delle barriere architettoniche
Valorizzazione del patrimonio culturale
Un aspetto particolarmente interessante del progetto è la realizzazione di una passerella sopraelevata in corrispondenza della storica chiesa di Santa Maria dell’Oreto. Questo intervento non solo garantirà la continuità del marciapiede, ma permetterà anche l’accesso ai ruderi dell’edificio, attualmente non fruibili. La chiesa, risalente al Trecento e dichiarata bene di interesse storico e artistico, rappresenta un importante patrimonio culturale per la città.
Il raddoppio del Ponte Corleone rappresenta dunque un’opera di ingegneria civile e un’opportunità per rilanciare la storia e la cultura di Palermo. Sebbene i lavori siano solo all’inizio e ci siano ancora passaggi burocratici da affrontare, la città guarda con ottimismo a questo progetto, che potrebbe migliorare significativamente la viabilità e valorizzare il patrimonio storico locale. Con il completamento previsto per il 2026, ci si aspetta che il nuovo ponte non solo allevi la congestione del traffico, ma diventi anche un simbolo della rinascita infrastrutturale di Palermo.