Nei primi dieci mesi del 2024, la Sicilia ha registrato un aumento significativo degli infortuni sul lavoro, con un incremento del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati, presentati dall’Inail all’Assemblea regionale siciliana, evidenziano come il numero totale di eventi infortunistici sia passato da 21.652 a 22.166. Questo aumento si colloca ben al di sopra della media nazionale, che ha visto un incremento molto più contenuto dello 0,4% (da 489.526 a 491.439 infortuni in tutta Italia).
un incremento generalizzato
Un aspetto interessante da notare è che l’incremento degli infortuni è generalizzato in tutte e tre le gestioni dell’Inail. La gestione relativa a industria e servizi ha visto un aumento del 2,6%, così come quella dell’agricoltura. Per quanto riguarda la gestione per conto dello Stato, l’aumento è stato più contenuto, attestandosi al 1,4%. Questi dati suggeriscono che il problema degli infortuni sul lavoro non è limitato a un singolo settore, ma piuttosto rappresenta una preoccupazione trasversale a diverse aree economiche.
settori più colpiti
Analizzando i settori specifici, il rapporto mette in luce che il settore della sanità e assistenza sociale ha registrato il maggior numero di infortuni, con 1.989 casi denunciati fino al 31 ottobre. Questo dato è particolarmente significativo considerando la crescente domanda di servizi sanitari e sociali, soprattutto in un contesto post-pandemico. Seguono:
- Settore delle costruzioni: 1.497 infortuni
- Settore del commercio (inclusa la riparazione di auto e motocicli): 1.338 infortuni sul lavoro
Un altro dato preoccupante riguarda gli infortuni in itinere, cioè quelli accaduti durante il tragitto casa-lavoro-casa. In Sicilia, si è osservato un aumento del 15%, passando da 3.475 eventi registrati nel gennaio-ottobre 2023 a 4.000 eventi nel 2024. Questo incremento è superiore di oltre dieci punti percentuali rispetto all’aumento nazionale, che si attesta al 5%.
focus provinciale e infortuni mortali
A livello provinciale, Catania si distingue come la provincia con il maggior numero di denunce, registrando 6.131 eventi (27,6% del totale regionale). Palermo segue con 5.080 denunce (22,9%) e Messina con 2.641 (11,9%). Questi dati suggeriscono un’analisi più approfondita delle specifiche condizioni lavorative e di sicurezza in ciascuna provincia, al fine di implementare misure di prevenzione più efficaci.
Un aspetto tragico di questa situazione è rappresentato dagli infortuni mortali. Nei primi dieci mesi del 2024, la Sicilia ha registrato 71 denunce di infortunio con esito fatale, con un aumento del 24,5% rispetto ai 57 casi dello stesso periodo del 2023. Di questi, il 23,9% è avvenuto in itinere. A livello nazionale, il numero totale di infortuni mortali è salito a 890, segnando un incremento di 22 casi rispetto agli 868 registrati nel 2023.
Inoltre, le malattie professionali continuano a rappresentare un tema di rilevante importanza. In Sicilia, dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024, sono state protocollate 1.274 denunce di malattia professionale, una cifra leggermente superiore rispetto ai 1.243 casi dello stesso periodo del 2023. È interessante notare che l’88,9% di questi casi riguarda lavoratori di genere maschile, suggerendo la necessità di un’analisi approfondita delle condizioni lavorative specifiche e dei fattori di rischio associati.
Questi dati sono un chiaro segnale che la sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità assoluta per le istituzioni, le aziende e i lavoratori stessi. È fondamentale implementare misure efficaci di prevenzione e formazione, nonché promuovere una cultura della sicurezza che coinvolga tutti gli attori del mondo del lavoro. La Sicilia, come altre regioni italiane, deve affrontare questa sfida con determinazione e impegno, affinché non solo si riducano gli incidenti, ma si possa garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre per tutti.