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Il trionfo di asmik grigorian in rusalka al san carlo

Il Teatro di San Carlo di Napoli ha recentemente ospitato un evento straordinario: la prima della Rusalka di Antonín Dvořák, inaugurando così la Stagione d’Opera 2024/25. Questo spettacolo, diretto dal sovrintendente Stéphane Lissner, ha visto il debutto di una produzione che prometteva di essere tanto innovativa quanto emozionante, e le aspettative sono state ampiamente soddisfatte. La protagonista, Asmik Grigorian, è stata acclamata dal pubblico per la sua straordinaria performance, capace di coniugare una voce purissima con una presenza scenica magnetica.

Una regia innovativa

La regia di Dmitri Tcherniakov ha portato una ventata di freschezza e modernità all’opera, presentando una visione contemporanea della fiaba slava. Tcherniakov ha saputo trasformare la storia di Rusalka in un dramma attuale, collocando la ninfa-sirenetta in un contesto inedito: una piscina in cui si pratica nuoto sincronizzato. Questa scelta di ambientazione non è solo un espediente visivo, ma rappresenta anche un modo per riflettere su tematiche di attualità, come:

  1. La bellezza
  2. Il desiderio
  3. Il sacrificio

La presenza dell’allenatore, figura chiave nella narrazione, aggiunge una dimensione di seduzione e conflitto che rende la storia ancora più coinvolgente.

L’interpretazione di Asmik Grigorian

Il soprano lituano Asmik Grigorian ha catturato il cuore degli spettatori con la sua interpretazione di Rusalka. La sua voce, potente e delicata al tempo stesso, ha saputo esprimere le emozioni più profonde del personaggio, dalla dolce nostalgia alla disperazione. Ma oltre alle doti vocali, Grigorian ha brillato anche per la sua abilità di recitazione. Ogni gesto e ogni sguardo erano carichi di significato, rendendo la sua performance un vero e proprio tour de force emotivo. Questo debutto al San Carlo è stato accolto con entusiasmo, segnando un momento significativo nella carriera dell’artista.

Un cast internazionale di talento

Accanto a Grigorian, il cast internazionale ha contribuito a rendere questa produzione memorabile. Adam Smith, nel ruolo del Principe, ha offerto una performance solida e affascinante, mentre Ekaterina Gubanova ha interpretato la Principessa Straniera con grazia e intensità. Anita Rachvelishvili, nei panni di Ježibaba, ha portato sul palco una presenza scenica potente, mentre Peter Hoare e Maria Riccarda Wesseling, nel ruolo dei genitori di Rusalka, hanno aggiunto spessore emotivo alla narrazione. La direzione musicale di Dan Ettinger ha completato il quadro, con un’orchestra e un coro che hanno eseguito la partitura di Dvořák con grande maestria. Il coro del Teatro San Carlo, preparato da Fabrizio Cassi, ha saputo dare vita a momenti di grande intensità, incantando il pubblico con armonie incantevoli.

L’innovativa visione di Tcherniakov ha suscitato un’ampia gamma di emozioni tra il pubblico, guidandolo attraverso momenti di gioia e malinconia. La scelta di rappresentare la festa mascherata a Palazzo, dove il Principe incontra Rusalka dopo averla investita con la sua auto rossa, è un esempio di come il regista abbia saputo mescolare elementi di fantasia con situazioni realistiche, creando un contrasto che ha reso la narrazione ancora più affascinante.

Le repliche di Rusalka sono in programma per il 26 novembre e i primi giorni di dicembre, offrendo così a molti altri spettatori l’opportunità di vivere questa straordinaria esperienza artistica. L’attesa è palpabile e il Teatro San Carlo si prepara ad accogliere nuovamente il pubblico per una delle opere più affascinanti del repertorio lirico, con la speranza che ogni nuova rappresentazione possa essere altrettanto magica e coinvolgente della prima.

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