L’industria cinematografica italiana si trova in un momento di grande fermento e opportunità, con la presentazione di un nuovo tax credit destinato a attrarre produttori internazionali. Attualmente, si svolge a Las Vegas l’American Film Market, uno degli eventi più significativi a livello mondiale per il mercato dei contenuti audiovisivi. Quest’anno, per la prima volta dopo 44 edizioni a Los Angeles, l’evento si tiene nella scintillante capitale del Nevada, un cambiamento che ha già catturato l’attenzione di molti operatori del settore.
Il nuovo tax credit per la produzione cinematografica
La delegazione italiana, composta dalla Direzione cinema del Ministero della Cultura, dall’Associazione dei produttori esecutivi (Ape) e dall’Agenzia per il commercio estero (Ice), ha colto l’occasione per presentare il nuovo provvedimento fiscale che offre un sostegno concreto alla produzione cinematografica nel nostro paese. Con un budget previsto di 400 milioni di euro per il 2024, il tax credit prevede un incentivo del 40% sui costi di produzione e del 30% sugli stipendi dei professionisti non europei coinvolti nei progetti. Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti per il settore, in quanto mira a rafforzare la competitività dell’Italia come location di ripresa e a favorire la creazione di sinergie tra produttori locali e internazionali.
L’importanza del tax credit secondo i leader del settore
Roberto Stabile, membro della direzione cinema del MiC, ha sottolineato l’importanza di questo strumento, definendolo “cruciale” per attirare le migliori produzioni internazionali nel nostro paese. L’obiettivo è chiaro: riportare Hollywood sul Tevere, utilizzando non solo il talento dei produttori italiani, ma anche le straordinarie strutture di Cinecittà, che continuano a essere un simbolo della qualità e della tradizione cinematografica italiana. Le premesse sono già incoraggianti, con un incremento significativo delle produzioni in Italia. Nel 2023, sono stati realizzati 402 film, con un aumento del 13% rispetto al 2022 e del 23,7% rispetto al 2019. Questo trend positivo dimostra che l’industria cinematografica italiana è in costante crescita e si sta adattando alle nuove sfide del mercato.
Le strutture cinematografiche italiane come punto di forza
Manuela Cacciamani, amministratrice delegata di Cinecittà, ha evidenziato l’importanza delle strutture cinematografiche italiane, con 19 teatri già operativi e altri cinque in arrivo entro la prima metà del 2026. La qualità delle maestranze che lavorano in questi studios è un altro punto di forza, rendendo l’Italia una meta sempre più ambita per le produzioni internazionali. La competenza e la professionalità degli operatori italiani sono riconosciute a livello globale, e rappresentano un elemento chiave per il successo delle produzioni straniere che scelgono di girare nel nostro paese.
Opportunità per i produttori locali
Dal canto suo, Giosafat Riganò, direttore dell’Ice di Los Angeles, ha sottolineato come il mercato statunitense aspettasse da tempo una regolamentazione chiara in materia di tax credit. Questo nuovo provvedimento non solo facilita l’accesso alle produzioni internazionali, ma offre anche un’opportunità per i produttori esecutivi locali di collaborare con nomi di spicco di Hollywood. La possibilità di beneficiare delle deduzioni fiscali rappresenta un incentivo significativo per le produzioni americane, contribuendo a creare un clima favorevole alla realizzazione di progetti cinematografici in Italia.
Un accordo strategico per il settore
Marco Valerio Pugini, presidente di Ape, ha messo in evidenza l’importanza dell’accordo siglato con Intesa San Paolo, che fornirà un ulteriore supporto a tutti i produttori indipendenti che desiderano lavorare in Italia. Questo accordo non solo faciliterà il finanziamento delle produzioni, ma contribuirà anche a stabilire un legame più forte tra l’industria cinematografica italiana e quella internazionale. Pugini ha sottolineato che l’associazione ha già sostenuto la maggior parte delle produzioni straniere in Italia, generando un fatturato di 315 milioni di euro, un chiaro indicativo della vitalità e della potenzialità del settore.
L’Italia come hub cinematografico globale
In questo contesto, l’Italia si propone di diventare un hub cinematografico globale, capace di attrarre talenti e risorse da tutto il mondo. La combinazione di un ambiente favorevole, di strutture all’avanguardia e di una forza lavoro altamente qualificata rappresenta un mix vincente per il futuro del cinema italiano. Mentre l’industria continua a evolversi, il nuovo tax credit potrebbe rivelarsi un fattore determinante per consolidare la posizione dell’Italia nel panorama cinematografico internazionale, favorendo una crescita sostenibile e duratura nel tempo.