Categories: Spettacolo e Cultura

Il sorprendente ritorno dell’autrice bestseller Hika Harada con un nuovo romanzo

L’autrice giapponese Hika Harada, nata nel 1970, ha conquistato il cuore dei lettori di tutto il mondo con il suo romanzo d’esordio “Come petali nel vento”. Dopo il grande successo di quest’opera, che ha catapultato Harada nell’olimpo degli scrittori contemporanei, l’autrice torna a deliziarci con il suo nuovo romanzo “Il negozio di libri usati di Jiro”, pubblicato recentemente in Italia da Garzanti e tradotto da Daniela Guarino.

La storia è ambientata a Tokyo e ruota attorno a Sango, una giovane donna che si trova a dover gestire il negozio di libri usati del fratello. Questo compito, inizialmente carico di preoccupazioni, si rivela un viaggio sorprendente e trasformativo. Sango, infatti, non è sicura di essere all’altezza della situazione; il mondo dei libri le sembra vasto e complesso, e teme di non riuscire a soddisfare le aspettative dei clienti e, soprattutto, quelle del suo defunto fratello. Tuttavia, man mano che si immerge nell’atmosfera del negozio, scopre il potere intrinseco delle storie e dei libri, capaci di connettere le persone in modi inaspettati.

Un luogo di connessione

Il bookshop diventa il fulcro di una comunità, un luogo dove le vite delle persone si intrecciano attraverso la letteratura. Ogni cliente porta con sé una storia e, mentre Sango ascolta e interagisce con loro, comincia a comprendere quanto i libri possano influenzare le emozioni e le esperienze umane. La sua collega, Mikiki, nipote del fratello, si rivela una guida preziosa in questo percorso. Mikiki ha una straordinaria capacità di comprendere i gusti dei lettori e di suggerire il libro giusto al momento giusto, un talento che Sango ammirerà e cercherà di emulare.

Riferimenti letterari

Harada arricchisce il suo racconto con riferimenti a opere celebri, sottolineando il legame tra letteratura e vita. Tra i titoli citati nel romanzo spiccano:

  1. “Norwegian Wood” di Haruki Murakami, una storia che esplora la perdita e l’amore in un contesto giovanile.
  2. “Conversation piece” dell’irlandese Molly Keane, definito da uno dei personaggi come un “capolavoro”.
  3. “Polvere negli occhi” di Agatha Christie, che aggiunge un tocco di mistero.

Questi riferimenti non sono casuali, ma servono a creare un dialogo tra le storie dei personaggi e le trame dei libri presenti sugli scaffali del negozio.

Temi universali e atmosfere autentiche

In “Il negozio di libri usati di Jiro”, Harada affronta temi universali come la solitudine, la ricerca di identità e il potere della memoria. Sango, attraverso la sua esperienza nel negozio, si confronta con il passato e con le proprie insicurezze, ma trova anche la forza di affrontare il futuro. Il libro diventa una sorta di rifugio, un luogo dove le sfide quotidiane possono essere comprese e condivise, e dove la letteratura assume un ruolo catartico.

La narrazione si sviluppa in un contesto ricco di dettagli, che contribuiscono a rendere viva l’atmosfera di Tokyo e del suo vivace quartiere. Harada descrive le strade affollate, le vetrine dei negozi e il brusio dei passanti, creando un quadro vibrante e autentico della capitale giapponese. Questo non è solo un romanzo sulla passione per i libri; è anche una celebrazione della vita quotidiana e delle piccole gioie che essa porta con sé.

“Il negozio di libri usati di Jiro” è, dunque, un’opera che invita alla riflessione e alla scoperta. La capacità di Harada di intrecciare storie e personaggi in un contesto ricco di emozioni rende questo romanzo un’esperienza di lettura unica. Con il suo stile delicato e incisivo, Hika Harada riesce a mettere in luce il potere trasformativo della letteratura e il modo in cui essa possa influenzare le nostre vite, rendendo ogni pagina un invito a esplorare non solo il mondo dei libri, ma anche le sfumature dell’animo umano.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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