Giancarlo Basili, un affermato scenografo teatrale e cinematografico, ha recentemente assunto il ruolo di direttore artistico del festival “Prima Scena”, un evento dedicato alla scenografia che si svolgerà a Potenza Picena dal 9 all’11 maggio. In un’intervista con l’ANSA, Basili ha condiviso la sua visione su questo straordinario mestiere, definendolo un’arte multidisciplinare in continua evoluzione, capace di influenzare e ispirare vari ambiti artistici e tecnologici.
Le Marche come fucina di talenti
Le Marche, terra natale di Basili, rappresentano una vera e propria fucina di talenti per la scenografia. Con una tradizione ricca e variegata, questa regione ha visto nascere artisti che hanno segnato la storia della scenografia italiana. Il festival “Prima Scena” ha come obiettivo quello di mettere in luce le radici marchigiane di quest’arte, portando alla ribalta un patrimonio culturale spesso trascurato. Basili, con entusiasmo, si prepara a guidare questo progetto, portando con sé una vasta esperienza accumulata nel corso della sua carriera che lo ha visto collaborare con alcuni dei più grandi nomi del teatro e del cinema.
L’importanza dello scenografo nel processo creativo
Il legame di Basili con il mondo del cinema è profondo e consolidato. Ha ricevuto ben 18 nomination ai David di Donatello e 10 candidature ai Nastri d’Argento, attestando la sua maestria nel creare ambientazioni memorabili. “La prima persona che viene chiamata dal regista è lo scenografo”, spiega Basili, sottolineando l’importanza del suo ruolo nel processo creativo.
Ecco alcuni punti chiave sul suo approccio alla scenografia:
- Ambientare il testo: Il compito dello scenografo è quello di ambientare il testo, e se necessario, costruire totalmente la scena.
- Atmosfere autentiche: Un esempio emblematico della sua arte è il Rione Luzzati di Napoli, realizzato per la serie “L’amica geniale”, dove ha saputo ricreare un’atmosfera autentica e immersiva.
- Comunicare storie: La scenografia è un modo di comunicare, di raccontare storie attraverso l’ambiente che circonda i personaggi.
Un percorso di crescita e innovazione
Il percorso di Basili è iniziato all’inizio degli anni ’70, quando ha avuto la fortuna di apprendere da grandi maestri del settore. “Ricordo con affetto le lezioni di disegno dal vero di Giuseppe Pende alla Scuola d’Arte di Fermo”, racconta. Dopo un’intensa carriera teatrale, ha aperto un laboratorio di scenografia che ha gestito per venticinque anni, un’esperienza che gli ha permesso di affinare ulteriormente le sue abilità e di esplorare nuove tecniche.
In merito alla sua esperienza nelle Marche, Basili descrive la sua terra come una regione caratterizzata da una cultura del “fare” piuttosto che del “mostrare”. “Il marchigiano tende a riservare a pochi amici la condivisione del proprio lavoro”, spiega, sottolineando la necessità di valorizzare i talenti locali. “Prima Scena” nasce proprio dalla volontà di far emergere questo patrimonio nascosto e di dar voce a un mondo che merita di essere conosciuto.
Nel suo ruolo di direttore artistico, Basili ha anche un messaggio per i giovani che vogliono intraprendere questa carriera: “Ogni carriera nasce dalla conoscenza di un mestiere, e ogni mestiere è fatto di regole scritte e non scritte. Le seconde riguardano la capacità di relazionarsi con gli altri.” Questa visione pragmatico-artistica della professione evidenzia l’importanza del lavoro di squadra e della collaborazione, elementi fondamentali per il successo di qualsiasi progetto.
In conclusione, Basili invita a mantenere viva la volontà di ricerca e scoperta, sottolineando che “un genio senza persone pazienti attorno a sé resta un fiore nel deserto.” La sua esperienza e la sua passione per la scenografia sono una fonte di ispirazione per le nuove generazioni di artisti.