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Il progetto Basaglia arriva in Slovenia: una nuova era per la salute mentale

Il Progetto Basaglia in Slovenia

Il Progetto Basaglia, che celebra l’eredità del pionieristico psichiatra Franco Basaglia, è pronto a fare il suo debutto in Slovenia, un evento che segna un’importante tappa nella diffusione del pensiero basagliano oltre i confini italiani. Questo progetto, parte integrante del programma ufficiale della Capitale europea della Cultura 2025, si propone di portare alla luce il lavoro innovativo di Basaglia, che ha rivoluzionato il sistema psichiatrico italiano e ha influenzato profondamente la percezione della salute mentale in tutto il mondo.

Eventi a Lubiana

L’incontro si svolgerà a Lubiana, la capitale slovena, e prevede un ricco programma di eventi che inizierà domenica 17 novembre. La giornata sarà caratterizzata dalla messa in scena dello spettacolo teatrale ‘Quelli di Basaglia… a 180°’, realizzato dagli attori dell’Accademia della Follia di Trieste. Questo spettacolo non è solo una celebrazione della vita e dell’opera di Basaglia, ma anche una riflessione su come sia stato possibile trasformare un sistema di cura psichiatrica oppressivo in uno più umano e rispettoso della dignità delle persone. La pièce teatrale racconterà le tappe fondamentali della vita di Basaglia, avviando il pubblico in un viaggio dalla chiusura dei manicomi fino all’adozione della storica Legge 180, che ha segnato la fine di un’epoca di isolamento e stigma.

La storia del movimento antimanicomiale

La storia del movimento antimanicomiale italiano è intrinsecamente legata alla figura di Basaglia, il quale, negli anni ’60 e ’70, ha messo in discussione le pratiche tradizionali di trattamento psichiatrico, proponendo un approccio più inclusivo e rispettoso. La Legge 180, approvata nel 1978, ha rappresentato un punto di svolta, sancendo la chiusura dei manicomi e promuovendo la cura psichiatrica in contesti alternativi, come i centri di salute mentale. Questi cambiamenti non hanno solo trasformato il modo in cui la società percepisce la salute mentale, ma hanno anche aperto la strada a nuovi modelli di cura e a una maggiore partecipazione dei pazienti nel processo terapeutico.

Serata dedicata a Franco Basaglia

Il giorno seguente, lunedì 18 novembre, si terrà una serata dedicata interamente a Franco Basaglia, intitolata ‘Basaglia, oltre i muri’. Questo evento comprenderà saluti istituzionali da parte di figure chiave come Verena Vittur, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura in Slovenia, e Stojan Pelko, Direttore del Programma GO! 2025, che sottolineeranno l’importanza della figura di Basaglia non solo in Italia ma anche in ambito europeo.

Proiezione del documentario

La serata proseguirà con la proiezione del documentario ‘Trieste racconta Basaglia’, un’opera che offre uno sguardo approfondito sull’impatto del lavoro di Basaglia nella sua città natale. La regista Erika Rossi, che introdurrà il film, porterà il pubblico a riflettere non solo sulla figura di Basaglia, ma anche sul contesto sociale e culturale in cui ha operato. Questo documentario rappresenta un’importante testimonianza di come le idee di Basaglia abbiano plasmato le politiche di salute mentale e abbiano contribuito a creare una maggiore consapevolezza e accettazione delle problematiche psichiatriche.

Tavola rotonda con esperti

La serata culminerà con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di esperti del settore. Interverranno Alessandra Orietti, direttore del Centro di Salute Mentale di Trieste, Mario Colucci, psichiatra e coautore di due libri su Basaglia, Angela Pianca, collaboratrice di Basaglia e direttrice dell’Accademia della Follia, e Vito Flaker, professore associato alla Facoltà di Scienze Sociali di Lubiana. Questi esperti condivideranno le loro esperienze e riflessioni, aprendo un dialogo sulle sfide attuali nella salute mentale e sull’importanza di continuare a promuovere i valori di inclusione e umanità che Basaglia ha incarnato.

Un’opportunità di dibattito

Questo evento in Slovenia non è solo un omaggio a Franco Basaglia e alla sua eredità, ma anche un’opportunità per avviare un dibattito contemporaneo sulle politiche di salute mentale e sulla necessità di un approccio più umano e integrato. La speranza è che il Progetto Basaglia possa ispirare nuove generazioni di professionisti e cittadini a impegnarsi per un sistema di salute mentale che rispetti i diritti e la dignità di tutte le persone, contribuendo così a un cambiamento culturale duraturo. La figura di Basaglia continua a essere un faro di speranza, un modello di come la determinazione e il coraggio possano portare a risultati straordinari anche nelle situazioni più difficili.

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