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Il piano rifiuti: una svolta tra termovalorizzatori e fine dei viaggi dell’immondizia

La Sicilia si prepara a una svolta significativa nella gestione dei rifiuti urbani con l’attuazione di un ambizioso Piano rifiuti. Questo piano ha come obiettivo il recupero del 65% dei rifiuti prodotti sull’isola, eliminando i trasferimenti di immondizia fuori dai confini regionali e riducendo i costi di trattamento di circa il 40%. Con un risparmio annuale stimato di circa 150 milioni di euro, il Piano rappresenta un significativo sollievo per le finanze pubbliche siciliane.

La struttura del Piano e i termovalorizzatori

Al centro di questo nuovo approccio ci sono i termovalorizzatori, con due impianti previsti a Palermo e Catania, rispettivamente a Bellolampo e nell’area industriale di Catania. Questi impianti, finanziati dalla Regione con un investimento di 800 milioni di euro, mirano a trattare una capacità complessiva di 600mila tonnellate di rifiuti all’anno, generando una potenza energetica di 50 Megawatt. Questo rappresenta un passo importante verso l’autosufficienza energetica della Sicilia, poiché i termovalorizzatori non solo smaltiranno i rifiuti, ma contribuiranno anche alla produzione di energia.

Compostaggio e biodigestione

In aggiunta ai termovalorizzatori, il Piano rifiuti prevede la realizzazione di 31 impianti di compostaggio e 24 biodigestori. Questi ultimi rappresentano una tecnologia innovativa che sfrutta un processo anaerobico per trasformare la materia organica in energia termica ed elettrica. La sinergia tra questi impianti e i termovalorizzatori è fondamentale per:

  1. Ridurre il carico sui conferimenti in discarica.
  2. Aumentare la percentuale di recupero di materiali.
  3. Promuovere una gestione più sostenibile dei rifiuti.

Obiettivi di riduzione e nuove piattaforme di selezione

Un aspetto cruciale del Piano è l’ambizioso obiettivo di limitare i conferimenti in discarica a non oltre il 10% dei rifiuti prodotti in Sicilia, in linea con le normative europee. Questo comporterà la creazione di 16 piattaforme pubbliche per la selezione e il recupero dei materiali, sostituendo i vecchi impianti Tmb. La transizione verso una gestione più efficiente dei rifiuti non solo aiuterà a rispettare le normative ambientali, ma promuoverà anche un’economia circolare, in cui i materiali vengono riutilizzati piuttosto che semplicemente smaltiti.

Dichiarazioni del presidente Schifani

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di questo Piano rifiuti, definendolo il “primo passo concreto” nella lotta contro il problema dei rifiuti in Sicilia. Schifani ha dichiarato che l’approvazione del Piano è indispensabile per avviare la progettazione e l’appalto dei lavori, previsti entro il 2025 o i primi mesi del 2026. Ha anche evidenziato la necessità di “archiviare definitivamente” la stagione del conferimento in discarica, ritenuta gravosa sia per l’ambiente sia per le tasche dei cittadini.

Il Piano rifiuti rappresenta un’opportunità unica per la Sicilia di affrontare una questione complessa. Con un approccio che combina riduzione, recupero e valorizzazione dei materiali, la Regione si propone di costruire un sistema di gestione rifiuti più efficiente e sostenibile. Questa iniziativa potrebbe fungere da modello per altre regioni italiane, dimostrando che è possibile realizzare un cambiamento significativo attraverso politiche lungimiranti e investimenti mirati.

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