Ian Griffiths, il direttore creativo del celebre marchio di moda MaxMara, ha recentemente ricevuto un prestigioso riconoscimento in Svezia, un premio che porta il nome della famosa scrittrice Selma Lagerlöf. Questo tributo non solo celebra il talento e l’impatto di Griffiths nel mondo della moda, ma pone anche l’accento su un legame profondo tra la moda e la cultura, tra l’arte e la società. Durante l’estate del 2023, Griffiths ha presentato a Stoccolma una collezione ispirata al tema nordico e in particolare all’eredità di Lagerlöf, un’autrice che ha saputo unire in modo unico il senso di democrazia e giustizia sociale nella sua scrittura.
Selma Lagerlöf, la prima donna a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1909, è conosciuta per le sue fiabe e racconti che evocano la magia e i paesaggi incantati della Scandinavia. Griffiths ha espresso ammirazione per la sua figura, sottolineando come la sua forza e determinazione rispecchino i valori del marchio MaxMara, che si è sempre distinto per il suo approccio alla moda femminile. In un’intervista rilasciata all’ANSA, Griffiths ha dichiarato: “Lagerlöf era un’attivista e molto del suo lavoro fa riferimento a fiabe e magia che associamo alla Scandinavia. Era inoltre una donna molto potente, proprio come una donna MaxMara”.
Il fine settimana scorso, Griffiths si è recato a Marbacka, il villaggio natale di Lagerlöf, situato nella tranquilla campagna svedese, vicino al confine con la Norvegia. Qui ha avuto l’opportunità di incontrare i membri dell’associazione che gli ha conferito il premio e di visitare la casa museo dell’autrice, che è stata mantenuta intatta come ai tempi della sua vita. L’atmosfera del luogo ha colpito profondamente il designer, che ha raccontato: “L’atmosfera era così calorosa che mi sentivo veramente a casa ed è come se Selma Lagerlöf fosse ancora lì.” Questo legame emotivo con la storia e la cultura locale ha dato a Griffiths una nuova prospettiva sul suo lavoro e sulla sua missione nel mondo della moda.
La giuria che ha assegnato il premio ha sottolineato il merito di Griffiths nel portare Lagerlöf “in un nuovo e inaspettato contesto, ovvero come modella principale per una nuova collezione di abbigliamento, Septem Flowers.” La scelta di Lagerlöf come ispirazione per una collezione internazionale è stata vista come un modo per rendere omaggio a uno stile iconico che rifletteva la sua personalità e il suo spirito. La giuria ha commentato che Lagerlöf sarebbe stata probabilmente compiaciuta dall’idea di essere celebrata in un contesto di moda contemporanea.
Griffiths ha anche approfondito il significato di questo riconoscimento, affermando: “Per noi è stato un onore per il nostro lavoro che va al di sopra di una buona recensione, ma lo contestualizza in uno spazio culturale più ampio. Significa che il mondo vede del valore e significato nel lavoro che facciamo che va oltre la moda.” Questo approccio riflette un desiderio di creare connessioni più profonde tra la moda e le storie che la ispirano, un concetto che è sempre più centrale nel panorama della moda contemporanea.
Durante la sua visita a Marbacka, Griffiths ha avuto l’opportunità di vedere da vicino alcuni dei vestiti appartenuti a Lagerlöf, un’esperienza che ha descritto come “uno dei momenti più iconici” della sua visita. Vedere i vestiti indossati dall’autrice, inclusa la mise che ha indossato durante la cerimonia del Nobel, ha rappresentato per lui un modo unico di avvicinarsi alla persona e alla sua storia. “Non c’è modo migliore di conoscere una persona che vedere i suoi vestiti, sono stati a contatto con la sua pelle e scelti con cura,” ha aggiunto.
Un altro aspetto che ha colpito Griffiths durante la sua visita è il design democratico che caratterizza la cultura scandinava. Ha sottolineato l’importanza del senso di uguaglianza e democrazia, affermando: “Nonostante siamo un marchio di lusso, riteniamo di essere un lusso a cui si può aspirare.” Questa filosofia si riflette nel modo in cui MaxMara si propone di rendere la moda accessibile e significativa, non solo per una ristretta élite, ma per tutte le donne che desiderano esprimere la propria individualità attraverso il vestire.
Alla fine della sua visita, Griffiths ha lasciato aperta la possibilità di tornare in Scandinavia per approfondire ulteriormente il legame con la cultura e l’arte del nord. “Ora, dopo questa visita, sentiamo che dobbiamo tornare,” ha concluso. Questo desiderio di esplorare ulteriormente le radici culturali e le ispirazioni che plasmano il suo lavoro rappresenta non solo un omaggio a Lagerlöf, ma anche un impegno a continuare a intrecciare moda, arte e storia in un dialogo costante e creativo.
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