In alcune circostanze i figli sono chiamati a ripagare i debiti dei genitori. Vediamo se è possibile evitare una stangata nel 2024.
I genitori con i debiti possono rappresentare un problema per i figli al verificarsi di determinate situazioni. Perché le inadempienze passano alla prole e come tutelarsi da una tale eventualità?
Un debito è una somma di denaro oppure un bene che una persona si impegna a restituire entro un determinato periodo di tempo a determinate condizioni. Se il debitore non paga il suo debito può rischiare gravi conseguenze come il pignoramento del conto corrente, dello stipendio oppure della casa. Secondo la Legge il responsabile del debito è colui che si deve impegnare a restituirlo. Se sposato in regime di comunione dei beni sarà interessato anche il coniuge.
La normativa contempla, però, delle eccezioni con i debiti che possono passare dai genitori ai figli. Parliamo della morte del genitore, ad esempio, con l’apertura di una successione e il figlio che accetta l’eredità. Anche i debiti passano agli eredi insieme a tutto il resto. Questo è il caso più comune ma esistono altre situazioni da conoscere.
Quando i debiti passano dai genitori ai figli
Se il genitore muore e il figlio accetta l’eredità riceverà anche eventuali debiti. Per evitare la stangata dovrà rinunciare all’eredità. In caso di convivenza con il genitore prima della morte, il figlio ha tre mesi di tempo dal decesso per chiedere al tribunale la nomina di un Ufficiale giudiziario che possa redigere un inventario dei beni del defunto e altri 40 giorni per rinunciare all’eredità o accettarla.
Volendo evitare pignoramenti e debiti, il figlio può anche accettare l’eredità con beneficio di inventario. Significa che l’erede potrà rispondere dei debiti del genitore non con il proprio patrimonio personale bensì con il patrimonio ricevuto in successione ed entro i limite di questo valore. Di conseguenza, i creditori della persona defunta potranno rivalersi solo sui beni che il figlio ha ricevuto in eredità.
Occorre conoscere, poi, la lista dei beni che non si trasmettono ai figli in nessun caso, anche se accettano l’eredità. Multe stradali, sanzioni amministrative, sanzioni penali, debiti di gioco, sanzioni tributarie, debiti per scommesse. Continuiamo con il mantenimento all’ex coniuge o ai figli, gli alimenti ai parenti in stato di bisogno, le obbligazioni di carattere personale e i debiti caduti in prescrizione. I pignoramenti per i figli sono possibili, invece, se questi hanno prestato fideiussione a favore del genitore o in caso di convivenza con il genitore.
