Una dimenticanza del genere può capitare a tutti, ma per evitare dei danni agli occhi è opportuno evitare che dormire con le lenti a contatto diventi un’abitudine
Per chi è abituato a indossarle, le lenti a contatto sono un po’ come una seconda pelle. A differenza degli occhiali, sono più facile da dimenticare e quando si è stanchi può capitare di andare a dormire senza prima toglierle.
Non è un comportamento consigliato dagli oculisti ed è collegato a dei rischi da non sottovalutare, quindi è bene che resti un’eccezione e non diventi un’abitudine. Ma nel concreto, cosa succede quando le lenti a contatto restano sugli occhi per tutta la notte? Andiamo a scoprirlo.
Prima di spiegare perché addormentarsi con le lenti a contatto ancora addosso è rischioso, bisogna fare alcune premesse, necessarie per comprendere appieno quel che avviene a livello oculare. Innanzitutto, il corpo ha bisogno di un po’ di tempo per abituarsi alla presenza di un corpo estraneo negli occhi, quindi è per questa ragione che nei primi giorni in cui si indossano le lenti possono esserci alcune reazioni di “rigetto”, accompagnate da bruciori e/o lacrime. A causarle è spesso la differenza tra il pH dell’occhio e quello della soluzione salina nella quale sono immerse le lenti a contatto prima dell’utilizzo.
Anche chi soffre di secchezza oculare potrebbe riscontrare dei problemi nell’uso delle lenti, perché quest’ultime hanno bisogno di umidità per funzionare in modo efficace.
In generale, gli occhi necessitano di ricevere ossigeno per mantenere la cornea in salute ed evitare di andare incontro a dei problemi. Quando si dorme e si tengono le palpebre chiuse, l’ossigenazione si riduce, però non scompare del tutto, grazie anche ai vasi sanguigni. Tuttavia, quando s’indossano le lenti l’immissione di ossigeno negli occhi durante il sonno risulta ulteriormente ridotta, perché, come spiegato dall’optometrista di New York Russell Wohl, si “crea una barriera tra l’ossigeno e la cornea”. Con le lenti di lunga durata il problema è minore, perché sono fatte apposta per permettere la corretta ossigenazione dell’occhio per alcuni giorni, ma anche in questo caso bisogna stare attenti a non indossarle dopo la “scadenza”.
Se non arriva abbastanza ossigeno agli occhi, può verificarsi una condizione chiamata ipossiemia, termine che indica la privazione di ossigeno in una parte del corpo. Come se non bastasse, dormire con le lenti a contatto espone anche a dei rischi di infezione, perché i batteri possono restare sulla cornea. Nel peggiore dei casi si può arrivare alla perdita della vista, anche se è improbabile che possa esserci una conseguenza così grave in seguito a una singola dimenticanza.
Come si può notare la presenza di un’infezione oculare? Tra i sintomi che non passano inosservati, c’è il rossore intenso degli occhi, che sembrano quasi iniettati di sangue, o la presenza di qualcosa che li irrita per tutto il tempo. Anche l’infiammazione della palpebra, un calo della vista e l’incapacità di guardare direttamente una lampadina (che ora sembra intensa come il sole) sono campanelli d’allarme da non sottovalutare e che devono essere comunicati in tempi brevi al proprio oculista.
Per togliere le lenti a contatto che abbiamo tenuto sugli occhi per tutta la notte, si possono adottare una serie di precauzioni. Innanzitutto bisogna sbattere le palpebre e mettere delle gocce oculari, dando modo agli occhi e alle lenti di idratarsi. Solo dopo aver agito in questo modo e aver atteso qualche minuto si potrà procedere alla rimozione delle lenti a contatto.
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