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Guggenheim venezia: un successo straordinario con 388.000 visitatori nel 2024

La collezione Peggy Guggenheim di Venezia ha chiuso il 2024 con risultati straordinari, registrando oltre 388.000 ingressi. Questo dato, che equivale a una media di circa 1.240 visitatori al giorno, segna un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente. Tali risultati evidenziano la crescente attrattiva del museo, che continua a rappresentare un punto di riferimento per gli amanti dell’arte contemporanea e della cultura.

Un aspetto rilevante del successo della Guggenheim è la provenienza dei visitatori: il 75% è straniero, mentre il 25% proviene dall’Italia. Questo dato non solo riflette l’interesse internazionale per la collezione, ma sottolinea anche il ruolo di Venezia come meta culturale di importanza globale. La città, conosciuta per la sua storia e bellezza, si conferma un centro vitale per eventi culturali, attirando visitatori da tutto il mondo.

eventi e programmi di successo

Oltre ai visitatori regolari, la Guggenheim ha accolto più di 6.000 persone in occasione di inaugurazioni e eventi istituzionali, corporate e privati. Inoltre, oltre 10.000 partecipanti hanno preso parte ai Public Programs, che includono iniziative per il pubblico più giovane e programmi di accessibilità come “Doppio Senso” e “Io vado al museo”. Quest’anno, il progetto “A scuola di Guggenheim” ha coinvolto 230 scuole di ogni ordine e grado in tutto il Veneto, coinvolgendo più di 7.280 studenti. Questo impegno verso l’educazione e l’inclusione rappresenta un aspetto fondamentale della missione del museo.

La direttrice Karole P. B. Vail ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti nel 2024, sottolineando l’importanza dell’anno, coinciso con la Biennale Arte di Venezia e altre rassegne d’arte significative. La presenza di eventi di tale portata ha sicuramente contribuito ad attrarre un numero maggiore di visitatori, che hanno potuto apprezzare non solo le opere esposte, ma anche il contesto culturale vibrante in cui si inseriscono.

mostre imperdibili

Uno dei punti salienti dell’anno è stata l’esposizione dedicata a Jean Cocteau, che ha ricevuto un’accoglienza entusiastica da parte della critica e del pubblico. Questa mostra è stata menzionata dal New York Times, il quale l’ha inserita tra le esposizioni imperdibili di Venezia durante la Biennale. Al termine della mostra dedicata a Cocteau, il museo ha onorato Marina Apollonio, un altro grande nome dell’arte contemporanea, dimostrando la volontà di celebrare figure significative del panorama artistico.

sguardo al futuro

Guardando al futuro, la Guggenheim si sta già preparando per un 2025 ricco di eventi e nuove esposizioni. Due mostre monografiche di grande rilievo saranno dedicate a Maria Helena Vieira da Silva e Lucio Fontana, con aperture previste rispettivamente per aprile e ottobre. Queste mostre promettono di attrarre un pubblico ancora più vasto, offrendo occasioni uniche per esplorare le opere di due artisti di fama internazionale, noti per il loro contributo innovativo all’arte moderna.

In aggiunta alle mostre principali, la Guggenheim continuerà a proporre attività collaterali gratuite, Public Programs e progetti di accessibilità e inclusività. Questi programmi sono pensati per coinvolgere ogni tipo di pubblico, dal più giovane al più esperto, assicurando che l’arte sia accessibile a tutti. La volontà del museo di aprirsi a diverse categorie di visitatori e di rispondere alle esigenze della comunità è un aspetto fondamentale della sua identità, rendendolo un luogo di incontro e crescita culturale.

In sintesi, il 2024 rappresenta un anno di successi e crescita per la collezione Peggy Guggenheim, non solo in termini di numeri, ma anche per l’impatto culturale che il museo ha avuto nel panorama artistico veneziano e internazionale. La Guggenheim si conferma così non solo un’importante istituzione museale, ma anche un fulcro di creatività, dialogo e innovazione nel mondo dell’arte contemporanea.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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