A sorpresa sono ora disponibili dei guanti intelligenti, che potranno essere fondamentali per risolvere un problema importante.
In genere siamo portati a pensare ai guanti come a un indumento che può essere davvero provvidenziale in inverno, usarli può infatti tenere calde le mani quando le temperature sono basse. Allo stesso tempo, però, ce ne sono altri di diverso tipo, che possono essere utili sul lavoro sotto forma di protezione, come accade ad esempio ai medici o a chi deve maneggiare materiali particolari.
Pensare che un accessorio simile possa essere invece risolutivo per chi ha un problema fisico sembra essere quasi impossibile, anche solo a livello teorico, invece non è così. Da qualche tempo, infatti, c’è chi ne ha ideato un modello, che possono permettere di far sentire meno in difficoltà chi ha un difetto fisico che può contribuire a far sentire emarginati.
I guanti intelligenti possono essere la svolta
Ad avere l’idea di creare dei guanti intelligenti è stato Roy Allela, un giovane ingegnere keniota, che ha voluto con la sua invenzione fornire qualcosa di concreto che potesse essere di aiuto alle persone sorde. Semplicemente indossando Sign-IO, questo il loro nome, risulta infatti possibile tradurre meglio la lingua dei segni, così da rendere più semplice la comunicazione.
Il giovane ha una nipote che non sente, per questo era pienamente consapevole di quanto questo potesse a volte farla sentire emarginata e impedirle di entrare in contatto facilmente con chi non ha alcuna conoscenza della lingua dei segni. Tutto questo è stato reso possibile grazie all’inserimento di una serie di sensori di flessione che si trovano su ogni dito: questi sono in grado di rilevare i movimenti delle mani durante la formazione dei segni, così da trasmettere quanto percepito tramite Bluetooth a un’applicazione mobile. Questa sarà poi in grado di effettuare un’elaborazione e trasformare tutto in un discorso vero e proprio.
Per chi non è a contatto ravvicinato con persone sordomute può essere complesso interfacciarsi con loro, semplicemente perché il diverso linguaggio è un gap difficile da colmare. I guanti intelligenti, però, cancellano questo gap linguistico e rendono più semplice la comunicazione tra sordomuti e udenti. Una soluzione come questa può essere apprezzata anche dai più piccoli, non a caso per chi lo desidera è possibile anche personalizzare i guanti sfruttando versioni a tema come “principessa” o “Spider-Man”.
Al momento questa nuova tecnologia è ancora poco diffusa, ma gli addetti ai lavori ritengono possa essere davvero preziosa per molti. Il suo inventore ha infatti già ricevuto diversi premi a livello internazionale, ora è pronto a fare conoscere la tecnologia su vasta scala nelle scuole del Kenya, così da aiutare i bimbi che hanno problemi uditivi e permettere loro di socializzare più facilmente.
