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Google, tremano gli utenti: le ricerche saranno presto a pagamento

Molto presto le ricerche su Google saranno a pagamento: è una decisione inevitabile. Perché succederà questo?

Fino a questo momento Google si è preoccupato di migliorare sempre di più il suo motore di ricerca. Infatti sono state lanciate delle patch di correzione di diversi bug con il tempo. E come se non bastasse le ricerche sono diventate sempre più accurate. Lo abbiamo visto con l’algoritmo attuale, che adesso è più preciso che mai. Ma se fino a questo momento non ci ha delusi, forse la sua recente decisione potrebbe farci cambiare idea.

Google: non sarà più gratis fare le ricerche ora – Arabonormannunesco.it

Si dice che Google avrebbe in mente di mettere a pagamento le ricerche. Fino ad oggi sono state sempre gratuite in ogni sua forma. Non c’è mai stato il bisogno di pagare alcun abbonamento o servizio particolare per farlo. Non sarà più così d’ora in poi: è una decisione inevitabile. Che cosa ha spinto Google a prendere una scelta così tanto azzardata? Continua a leggere per scoprire tutto al riguardo. Rimarrai senza parole davanti a questa scoperta.

Google, addio alle ricerche gratuite sul sito: saranno un lontano ricordo

L’idea della compagnia di Mountain View consiste nell’inserimento di una funzionalità premium. Sarà collegata all’utilizzo della sua intelligenza artificiale, che permetterà agli utenti di sbloccare nuove possibilità. Parliamo di Gemini AI, un bot capace di offrire diversi tipi di servizi agli utenti. Ma lo scopo di Google è anche un altro in questo caso. Cioè riuscire a guadagnare terreno in un settore dove non ha ancora il suo dominio. E avrebbe intenzione di riuscirci con questa nuova feature.

Perché non saranno più gratuite le ricerche su Google? – Arabonormannunesco.it

Ciò significa che il motore di ricerca che tutti conosciamo (Google Chrome) rimarrà gratuito e privo da ogni funzionalità a pagamento. Tuttavia, per chi vorrà provare una nuova esperienza di ricerca, potrà decidere di “abbonarsi”. In questo modo avrà diritto all’uso di Gemini AI, la quale verrà integrata nelle varie applicazioni. Docs, Gmail o Shell potrebbero subire un miglioramento totale per via dell’intervento del bot.

Grazie a questa innovazione Google è convinto di riuscire a competere con OpenAI. Sappiamo tutti che il creatore di ChatGPT non mollerà tanto facilmente. Gettare la spugna in un periodo del genere potrebbe essere pericoloso. Ecco perché l’impegno costante da parte di entrambi è più che importante. Staremo a vedere come cambierà la situazione con il passare del tempo: teniamoci aggiornati per saperne di più.

Sebastiano Spinelli

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