Il 4 dicembre, alla Nuvola dell’Eur a Roma, si è svolta l’inaugurazione della manifestazione “Più libri più liberi”, un evento che celebra la piccola e media editoria e il mondo dei libri. In questa cornice, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha presentato una proposta audace e innovativa: l’idea di introdurre eurobond specificamente dedicati alla cultura. Durante un’affollata conferenza allo Spazio Rai, Giuli ha sottolineato come l’Europa si trovi di fronte a sfide significative, tra cui la necessità di un riarmo come deterrente contro l’autocrazia e i regimi dispotici, in particolare quelli asiatici. In questo contesto, il ministro ha argomentato che una parte delle risorse destinate alla difesa dovrebbe essere investita nella cultura, considerando gli eurobond come uno strumento per “disinnescare queste armi”.
La proposta di Giuli non si limita a questioni di finanziamenti, ma rappresenta una visione più ampia della cultura come elemento centrale per la coesione sociale e la crescita economica. “Dobbiamo riconoscere il valore della cultura non solo come un bene immateriale, ma come un investimento strategico”, ha dichiarato. Giuli ha evidenziato che, nonostante i recenti aumenti del budget europeo per la cultura, che è passato da 1,47 miliardi a 2,4 miliardi per il periodo 2021-2027, queste somme siano ancora insufficienti rispetto alle vere necessità del settore. “Non basta il debito buono di cui parlava Mario Draghi durante la pandemia, dobbiamo considerare anche il debito molto buono, quello per la cultura”, ha aggiunto.
Le polemiche e le defezioni
Accanto alle proposte di investimento, la presidente della Fiera della piccola e media editoria, Annamaria Malato, ha tentato di placare le polemiche emerse prima dell’inaugurazione. Le controversie erano sorte a causa dell’invito rivolto al filosofo Leonardo Caffo, accusato di maltrattamenti nei confronti della sua ex fidanzata. Sebbene Caffo si sia ritirato dall’evento, la situazione ha portato a defezioni significative, inclusa quella di Zerocalcare, noto fumettista. “Siamo dispiaciuti di aver ferito le sensibilità, non era nostra intenzione. Vogliamo che in questa fiera si parli solo dei grandi protagonisti: i libri”, ha affermato Malato, evidenziando l’importanza di mantenere il focus sulla cultura.
Malato ha anche spiegato che, al momento, le defezioni sono 23 su circa 1.200 relatori, un numero che, secondo gli organizzatori, è contenuto rispetto all’ampiezza dell’evento. La fiera si propone di riunire scrittori, lettori e editori in un dialogo costruttivo, e i primi giorni hanno visto un buon afflusso di giovani lettori, segno di un rinnovato interesse per la letteratura.
Investimenti e iniziative per la cultura
Giuli ha annunciato un intervento ministeriale di 30 milioni di euro per finanziare progetti legati alle biblioteche, sottolineando l’importanza di accorciare le distanze tra centro e periferia. “La cultura deve essere accessibile a tutti, e questo progetto mira a ridare voce a chi è meno avvantaggiato”, ha dichiarato il ministro. In un contesto in cui la salute della filiera editoriale è fondamentale, Giuli ha insistito sull’importanza di una sana educazione alla lettura, che stimoli la domanda di libri e crei un circolo virtuoso.
Durante l’incontro, Giuli ha partecipato anche a discussioni con importanti figure del settore, tra cui il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e l’assessore alla Cultura, Simona Renata Baldassarre. Le voci dell’editoria, rappresentate da Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori, hanno evidenziato come la piccola editoria rappresenti quasi il 50% della produzione libraria in Italia. Cipolletta ha sottolineato l’importanza di sostenere i piccoli e medi editori, che costituiscono un elemento chiave della libertà di scelta per i lettori.
Enrico Gasbarra, presidente di Eur Spa, ha aggiunto che l’anno scorso la fiera ha registrato un record di 115 mila visitatori e che quest’anno ci si aspetta di superare tali numeri, con prenotazioni già superiori rispetto all’anno precedente. La manifestazione, che si svolgerà fino all’8 dicembre, rappresenta quindi un’importante opportunità per il settore editoriale, in un momento in cui è cruciale sostenere e promuovere la cultura come bene comune.
In questo contesto di iniziative e idee, “Più libri più liberi” si conferma un punto di riferimento per il mondo dell’editoria, un luogo dove il dialogo e l’innovazione possono prosperare, nonostante le sfide e le polemiche.