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Giselle di carla fracci conquista liegi con il tutto esaurito

Un’Indimenticabile Serata di Balletto

Il 14 novembre scorso, l’Opéra Royal de Wallonie ha accolto la Compagnia di balletto dell’Opera di Roma, guidata dalla talentuosa Eleonora Abbagnato, per una serata indimenticabile dedicata a “Giselle”, un’opera che rappresenta un pilastro del repertorio classico romantico. La coreografia, ripresa da Gillian Whittingham e originariamente creata dalla leggendaria Carla Fracci, ha colpito il pubblico belga, registrando un sold out per la prima. Gli applausi e l’entusiasmo dei circa mille spettatori hanno confermato il successo della serata, che si è poi ripetuta in altre quattro repliche fino al 17 novembre.

I Protagonisti del Cast

Nel cast principale, la prima ballerina Rebecca Bianchi ha interpretato il ruolo di Giselle, mentre Alessandra Amato ha brillato nel ruolo di Myrtha. I primi ballerini Michele Satriano e Claudio Cocino si sono distinti nei ruoli di Albrecht e Hilarion, aggiungendo un ulteriore livello di profondità e emozione alla performance. La musica, composta da Adolph Adam, è stata eseguita dall’Orchestra dell’Opéra Royal de Wallonie, sotto la direzione di Alessandro Cadario, che ha saputo trasmettere tutta la bellezza e la delicatezza delle sonorità romantiche.

La Magia di “Giselle”

“Giselle” è molto più di un semplice balletto: è una storia d’amore e tradimento, di passione e vendetta, che si snoda attraverso una narrazione intensa e poetica. La figura di Giselle, una giovane contadina il cui amore per Albrecht la porta a una tragica fine, è simbolo di vulnerabilità e forza, rendendo il suo personaggio uno dei più amati del repertorio. La coreografia di Fracci, nota per la sua capacità di esaltare l’espressività dei ballerini, ha reso omaggio alla tradizione, pur portando con sé un tocco di modernità.

Una Strategia Culturale

La presenza dell’Opera di Roma a Liegi non è avvenuta per caso, ma rappresenta una strategia ben precisa da parte della direzione dell’Opéra Royal, che ha scelto di dare sempre più spazio al grande repertorio di balletto. Questa visione è condivisa anche da Stefano Pace, il direttore generale e artistico dell’Opera di Liegi, e Giampaolo Bisanti, direttore musicale. La loro ambizione è quella di elevare l’arte della danza, integrandola in un cartellone ricco di eventi e produzioni di alta qualità.

Un Tour Internazionale

Il progetto di portare “Giselle” in Belgio è stato un’ulteriore tappa di un tour internazionale che ha visto la Compagnia di balletto dell’Opera di Roma esibirsi con successo anche in Oman nel 2023. Questo non solo evidenzia il talento della compagnia, ma anche l’interesse crescente per il balletto classico in contesti internazionali, contribuendo così a diffondere la cultura italiana nel mondo.

Diverse Interpretazioni di Giselle

Nelle repliche del 15 e 16 novembre, il pubblico ha potuto apprezzare diverse interpretazioni di Giselle. La prima ballerina Marianna Suriano ha debuttato nel ruolo di Giselle il 15, mentre il 16 il cast ha incluso altre figure di spicco come Alessio Rezza e Federica Maine. In particolare, il 16 novembre ha visto un cast d’eccezione composto da tre étoile: Rebecca Bianchi, Alessio Rezza e Alessandra Amato, a dimostrazione della qualità e della versatilità dei danzatori della compagnia.

Un’Esperienza Memorabile

Ogni replica ha offerto un’opportunità unica di vivere l’emozione di “Giselle”, con interpretazioni che hanno saputo catturare l’essenza della storia e la complessità dei personaggi. La preparazione e la dedizione degli artisti, unita all’abilità di un’orchestra di alto livello, hanno reso ogni spettacolo un’esperienza memorabile.

La Reputazione dell’Opera di Roma

L’Opera di Roma, sotto la guida di Eleonora Abbagnato, ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di portare in scena produzioni di grande valore artistico e culturale, consolidando la propria reputazione a livello internazionale. L’accoglienza calorosa ricevuta a Liegi non è solo un riconoscimento del talento dei ballerini, ma anche un segnale di come la danza classica continui a essere un linguaggio universale, capace di unire culture diverse e di emozionare il pubblico di tutte le età.

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