Giorgio Armani, nessun figlio, 90 anni ed un patrimonio miliardario: ecco chi si godrà un giorno i suoi soldi

A 90 anni lo stilista Giorgio Armani ha accumulato un patrimonio miliardario, ma nessun figlio a cui donarlo. Ecco a chi andrà tutto. 

Giorgio Armani ha da poco compiuto il suo novantesimo compleanno e vanta alla sue spalle una lunghissima carriera di successi e momenti iconici. Per tutti Re Giorgio, lo stilista italiano più amato al mondo, ha contribuito a diffondere lo stile del Bel Paese fuori dai confini nazionali, realizzando abiti e collezioni senza tempo.

Piacentino di nascita, milanese d’adozione, Giorgio Armani ha iniziato la sua carriera nella moda in qualità di “buyer” per i magazzini de La Rinascente, dove ha avuto modo di assorbire l’eleganza e lo stile di altri grandi artisti del settore. Solo nel 1975 il giovane artista posa la prima pietra del suo impero: il 24 luglio di quell’anno fonda la “Giorgio Armani Spa”, lanciando la prima linea prêt-à-porter maschile e femminile.

Il genio visionario di Armani gli permette di diffondere concezioni nuove e rivoluzionare nell’ambito della moda. Celebre è il suo modello di giacca maschile libera dalle costrizioni formali mutuate dalla tradizione, con le sue linee squadrate e severe. Il tocco informale ma elegante di Armani, diventa il suo biglietto da visita in tutto il mondo, rendendolo uno degli stilisti più amati di sempre.

Il patrimonio miliardario di Giorgio Armani: a chi andrà la sua fortuna?

Dopo aver dedicato l’intera vita alla realizzazione della sua arte, il celebre stilista ha raggiunto i 90 anni senza figli, ma non ha alcuna intenzione di lasciare la sua azienda in mani straniere. Nel cuore di Re Giorgio non manca l’amore per i nipoti: Silvana e Roberta, figlie di Sergio, il fratello scomparso e Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna, il quale tiene attualmente le redini della maison di famiglia insieme allo zio.

I nipoti di Giorgio Armani fanno parte del consiglio dell’azienda e avranno in futuro azioni nel gruppo, secondo il piano conservato dal notaio milanese e visionato dall’agenzia Reuters, che stabilisce i futuri principi di governance. Il 50% degli utili netti verrà distribuito agli azionisti, con obblighi ben precisi da seguire, tra cui il divieto di quotazione in borsa per i primi cinque anni e alcune regole rigide per attività di fusioni e acquisizioni. Secondo la volontà di Giorgio Armani, tutto il patrimonio verrà affidato nelle mani dei suoi nipoti i quali, nella vita dello stilista, sono stati dei veri e propri figli.