Dal 15 marzo al 15 giugno 2024, la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia ospiterà una mostra di grande rilevanza intitolata “Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte”. Questa rassegna si inserisce nelle celebrazioni per l’ottavo centenario della composizione del “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi, un’opera che ha profondamente influenzato la spiritualità e l’arte. Curata da Costantino D’Orazio, insieme alle storiche dell’arte Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, la mostra è patrocinata dalla Regione e dal Comune di Perugia.
L’evento si propone di offrire una riflessione profonda sul rapporto tra l’uomo e la natura, un tema che ha attraversato secoli di storia dell’arte. Saranno esposte oltre ottanta opere di alcuni dei più grandi artisti italiani ed europei, tra cui Beato Angelico, Paolo Uccello, Leonardo da Vinci e Corot. Questi capolavori non solo rappresentano momenti significativi nella storia dell’arte, ma raccontano anche come la sensibilità umana nei confronti del Creato sia evoluta nel tempo.
La Galleria Nazionale dell’Umbria si propone di “dare conto in maniera approfondita e suggestiva delle diverse sfumature con le quali il Creato è stato osservato”. Questo approccio invita il visitatore a riflettere su come la natura sia stata interpretata nel corso dei secoli, rivelando una varietà di stili e tecniche. Tra le opere di spicco ci sono:
Un accostamento particolarmente interessante sarà quello tra le opere di Antonello da Messina e Jan van Eyck. La Crocifissione di Antonello, in prestito dal Brukenthal Museum di Sibiu, sarà esposta accanto alla Crocifissione di van Eyck, custodita alla Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia. Questo confronto invita a esplorare le differenze stilistiche e tematiche tra i due artisti, entrambi maestri nel rappresentare la spiritualità e la bellezza della natura.
Un focus particolare sarà dedicato al Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, con l’esposizione di due fogli provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Questi documenti evidenzieranno l’approccio scientifico di Leonardo allo studio della natura, in particolare nell’osservazione del volo degli uccelli, un tema che unisce arte e scienza.
La mostra non si limita a esaminare la bellezza della natura, ma approfondisce anche il valore simbolico degli elementi naturali. Opere come l’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna offriranno spunti di riflessione sul significato allegorico della natura, insieme a quelle di artisti come Dosso Dossi e Federico Barocci, che esploreranno la connessione tra spiritualità e ambiente naturale.
Un tema centrale della mostra sarà l’evoluzione della rappresentazione della natura nei secoli, con opere che spaziano dal classicismo al barocco. Le visioni idealizzate della natura da parte di artisti come Annibale Carracci e Giovanni Lanfranco saranno messe in evidenza, mostrando come la percezione della natura si sia trasformata nel tempo.
Inoltre, la mostra toccherà l’importanza delle scoperte scientifiche e della classificazione delle specie viventi nel periodo rinascimentale. Sarà evidenziato il passaggio dalle Wunderkammern alle pubblicazioni di scienziati come Ulisse Aldrovandi. La straordinaria influenza delle scoperte astronomiche di Galileo, rappresentata dal Sidereus Nuncius, sarà un ulteriore punto di interesse, collegando arte, scienza e filosofia.
Questa mostra rappresenta un’opportunità unica per esplorare il legame tra arte e natura, gettando nuova luce sulla ricca tradizione artistica italiana e sul suo dialogo con l’ambiente. Con oltre ottanta opere in esposizione, i visitatori avranno l’occasione di immergersi in un viaggio visivo che celebra la bellezza del Creato e la sua interpretazione attraverso il genio degli artisti. La Galleria Nazionale dell’Umbria si conferma così come un importante centro culturale, capace di connettere le varie epoche e stili artistici in un dialogo continuo con il presente.
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