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Franco di mare: un tributo all’arte e alla cultura all’università suor orsola benincasa

Lunedì 2 dicembre, l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ospiterà un incontro speciale in onore del noto giornalista Franco Di Mare, scomparso il 17 maggio scorso. Questo evento, intitolato “I mille volti di Franco Di Mare: giornalista, conduttore, scrittore, chef… napoletano”, rappresenta un’opportunità unica per ricordare e celebrare la poliedricità di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale e mediatico italiano.

L’incontro si svolgerà nella Sala degli Angeli e sarà trasmesso in diretta streaming. A inaugurare l’evento sarà il rettore dell’università, Lucio d’Alessandro. Seguiranno testimonianze di figure illustri che hanno condiviso momenti significativi con Di Mare. Tra di essi, il professor Paolo Ascierto, oncologo che ha seguito la malattia di Franco, e il professor Antonello Petrillo, che discuterà del mesotelioma, la malattia che ha colpito il giornalista.

la carriera giornalistica di franco di mare

Franco Di Mare, noto per il suo lavoro come inviato speciale per la Rai, ha colto l’attenzione del pubblico quando, in diretta durante il programma “Che Tempo che fa”, ha annunciato la sua malattia. In quel momento, la sua sincerità e la sua capacità di affrontare la sofferenza hanno scosso le coscienze di molti. Di Mare ha anche trattato il tema della Sindrome dei Balcani, una serie di malattie causate dall’esposizione a materiali tossici durante i conflitti nei Balcani, un argomento approfondito nel suo ultimo libro “Le parole per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi”.

passione per la scrittura e la napoletanità

L’evento si concentrerà non solo sulla carriera giornalistica di Di Mare, ma anche sulla sua passione per la scrittura. Gli scrittori Maurizio De Giovanni e Stefania Nardini parleranno dei romanzi di Di Mare, dal suo esordio con “Il cecchino e la bambina” fino a “Barnaba il mago”, opere che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e che hanno scalato le classifiche di vendita.

Un aspetto fondamentale della sua identità è la sua napoletanità. Massimo Cinque, storico autore Rai e ideatore dell’incontro, sottolinea come Franco abbia portato con sé la sua cultura e il suo spirito napoletano in ogni angolo del mondo. “La napoletanità di Franco Di Mare si è espressa attraverso il suo calore umano, la sua generosità e il suo grande senso di solidarietà”, afferma Cinque. Questo legame con la sua terra d’origine è stato un tratto distintivo del suo modo di comunicare e relazionarsi con il pubblico.

ricordi e passione culinaria

A coordinare le testimonianze sul lavoro giornalistico di Franco Di Mare sarà Enzo Nucci, un altro storico inviato speciale della Rai. I partecipanti avranno l’opportunità di ascoltare i ricordi di colleghi come il direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errico, e il vicedirettore della TGR Rai, Antonello Perillo, che hanno collaborato con lui e lo hanno conosciuto non solo come professionista ma anche come amico.

Un’altra dimensione della vita di Di Mare che sarà esplorata è quella culinaria. Non solo un talentuoso giornalista e scrittore, ma anche uno chef appassionato, Franco ha saputo trasmettere il suo amore per la cucina e la tradizione napoletana attraverso le sue ricette e le sue apparizioni televisive. Questo aspetto della sua vita dimostra la sua versatilità e la sua capacità di abbracciare diversi mondi, rendendolo una figura ancora più affascinante.

In un’epoca in cui il giornalismo sta affrontando sfide senza precedenti, il ricordo di Franco Di Mare continua a vivere come un esempio di integrità, passione e umanità. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno costante nel raccontare storie che toccano il cuore e la mente delle persone. La sua eredità non è solo quella di un grande professionista, ma anche quella di un uomo che ha saputo coniugare la sua vita personale e professionale con grande autenticità.

Il tributo che l’Università Suor Orsola Benincasa ha deciso di rendere a Franco Di Mare rappresenta non solo una celebrazione della sua vita, ma anche un invito a riflettere su come il giornalismo possa essere un potente strumento di cambiamento e consapevolezza sociale. La presenza di tanti amici, colleghi e rappresentanti del mondo della cultura testimonia l’affetto e la stima che circondano la figura di Franco Di Mare, un uomo che ha saputo lasciare un segno profondo nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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