Dopo un lungo periodo di attesa durato quattro anni, il tanto atteso bonus per i genitori separati sta per diventare operativo.
La nuova misura, introdotta nel contesto del decreto sostegni, è destinata a sostenere le famiglie in difficoltà e a garantire il diritto al mantenimento dei figli. Si tratta di un contributo che può arrivare fino a 9.600 euro, ma è fondamentale rispettare alcune condizioni per poterne beneficiare.
In questo contesto, è fondamentale che i genitori interessati seguano attentamente le indicazioni fornite dall’INPS e si informino adeguatamente sui requisiti richiesti. La mancanza di uno solo di questi requisiti potrebbe comportare l’esclusione dal beneficio. La consapevolezza delle regole e delle procedure è essenziale per non perdere un’opportunità di sostegno che potrebbe rivelarsi decisiva in un momento così delicato.
Requisiti per accedere al bonus
Il bonus genitori separati è stato istituito attraverso l’articolo 12-bis del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito in legge il 21 maggio 2021. Questo provvedimento ha creato un fondo con una dotazione iniziale di 10 milioni di euro per il 2022, specificamente destinato a supportare i genitori separati o divorziati che si trovano in difficoltà economica. La misura è stata concepita per garantire la continuità del sostegno economico ai genitori che, a causa di problematiche legate all’emergenza sanitaria, non ricevono più l’assegno di mantenimento.
Per accedere a questo bonus, i genitori devono soddisfare requisiti specifici. In particolare, il contributo è destinato a coloro che si trovano in uno stato di bisogno e che hanno la responsabilità di mantenere i propri figli minori o figli maggiorenni con disabilità grave, come definito dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104. È fondamentale che i figli siano stati conviventi con il genitore richiedente durante il periodo di emergenza sanitaria, che va dall’8 marzo 2020 al 31 marzo 2022.
Condizioni per richiedere il bonus
Un altro aspetto cruciale riguarda l’assegno di mantenimento. Per poter richiedere il bonus, il genitore deve dimostrare di non aver ricevuto, né totalmente né parzialmente, l’assegno di mantenimento. Questa situazione deve essere riconducibile all’inadempienza dell’ex-coniuge o ex-convivente, aggravata dalle difficoltà economiche causate dalla pandemia. Le condizioni specifiche includono:
- Sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per almeno 90 giorni.
- Diminuzione del reddito di almeno il 30% rispetto a quello del 2019.
In aggiunta, il reddito del richiedente è un altro fattore determinante. Per poter accedere al bonus, il reddito annuale non deve superare 8.174 euro. Questo limite è stato stabilito per garantire che il sostegno venga effettivamente destinato a coloro che si trovano in maggior difficoltà economiche.
Procedura di erogazione del bonus
È importante sottolineare che la verifica dei requisiti di accesso è stata effettuata dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, un processo che ha richiesto un impegno significativo e ha contribuito ai lunghi tempi di attesa per l’implementazione della misura. L’INPS, infatti, procederà a erogare il bonus in un’unica soluzione, ma solo dopo aver verificato la disponibilità del fondo e il numero totale dei beneficiari.
Se il fondo dovesse esaurirsi, non si esclude la possibilità di un rifinanziamento, il che potrebbe portare a nuove finestre di domanda online per coloro che non sono riusciti a presentare la propria richiesta in tempo. Questo bonus rappresenta una risposta concreta a una problematica sociale di grande rilevanza, cercando di alleviare le difficoltà economiche di molti genitori separati e, di conseguenza, di garantire un futuro più sereno per i figli coinvolti.
