Finisce il Bonus Psicologo e parte quello per la fisioterapia: guida per non perderlo

Con la fine del Bonus Psicologo, un nuovo incentivo fiscale prende il suo posto: il bonus per la fisioterapia.

Questo vantaggio fiscale è una delle principali agevolazioni previste per il 2024, e può risultare particolarmente utile per coloro che sostengono spese sanitarie di questo tipo. Benché l’ uno non avrebbe escluso l’altro lo sconto sulla fisioterapia ha una procedura che va seguita per chi fa la Dichiarazione dei Redditi.

Bonus fisioterapia guida
La guida per il bonus della fisioterapia spiega come usufruire dell’agevolazione fiscale – (www.arabonormannaunesco.it)

Le spese per la fisioterapia possono essere molto salate con un prezzo che può andare dai 30 ai 100 euro per seduta. Chi la pratica spesso ha cicli lunghi che incidono parecchio sul bilancio familiare. Vediamo come alleggerire i costi.

Detrazione fiscale del 19% per le spese di fisioterapia

Le spese di fisioterapia possono essere detratte ai fini dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) al 19% dell’importo totale speso. Questa detrazione è accessibile sia tramite il modello 730 sia attraverso il modello Redditi Persone Fisiche. Si tratta di una misura che rientra tra le detrazioni fiscali per spese sanitarie, come stabilito dall’articolo 15 del Testo unico delle imposte sui redditi.

Importante: non è necessaria una prescrizione medica per ottenere la detrazione, anche se avere documentazione a supporto può sempre risultare utile in caso di controlli.

Fisioterapia agevolazioni fiscali
Quali sono le agevolazioni fiscali per la fisioterapia? – (www.arabonormannaunesco.it)

Tutti i contribuenti che sostengono spese per la fisioterapia possono richiedere questa detrazione. Anche le spese sostenute per i familiari fiscalmente a carico rientrano tra quelle detraibili. In particolare, i contribuenti con disabilità possono scegliere tra la deduzione e la detrazione delle spese sostenute, a seconda di quale opzione risulti più vantaggiosa.

Per ottenere la detrazione, è necessario presentare la documentazione adeguata che attesti la spesa effettuata. Questa documentazione può includere:

Fattura o ricevuta fiscale: emessa dal fisioterapista o dal centro presso cui si è svolta la terapia.
Pagamento tracciabile: preferibilmente tramite metodi come bonifico bancario, carta di credito/debito, o sistemi di pagamento digitali come PagoPA.
Attestazione della prestazione: se la fattura è emessa da un ente diverso rispetto a chi ha effettuato la prestazione, è necessaria una dichiarazione che confermi l’esecuzione diretta della prestazione da parte di personale medico o paramedico.

Se le spese sono state sostenute presso strutture non accreditate al Servizio Sanitario Nazionale, è fondamentale conservare una prova di pagamento tracciabile.

Per dichiarare le spese di fisioterapia nel modello 730/2024, è necessario inserirle nel rigo E1 – Spese sanitarie del Quadro E. Queste devono essere sommate a tutte le altre spese sanitarie sostenute nel corso dell’anno fiscale 2023. Va ricordato che la detrazione del 19% si applica solo sulla parte di spesa che eccede la franchigia di 129,11 euro.

È fondamentale assicurarsi che il documento di certificazione delle spese indichi chiaramente la figura professionale del fisioterapista e descriva in dettaglio la prestazione sanitaria ricevuta. La detrazione, inoltre, non richiede più la presenza di una prescrizione medica per beneficiare dell’esenzione dall’IVA, purché la natura della prestazione e la qualifica del professionista siano conformi ai requisiti previsti.

Questa opportunità rappresenta un’importante agevolazione per chi necessita di trattamenti riabilitativi e intende alleggerire il peso economico di queste spese sanitarie. Essere informati sulle modalità di fruizione è il primo passo per garantirsi il massimo risparmio possibile.

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