Finalmente arriva la pensione senza limiti di età: contributi senza vincoli

Finalmente non dovrai più preoccuparti dell’età: potrai andare in pensione solo con i contributi. Vediamo tutto nei dettagli.

Da un lato nessuno vorrebbe mai invecchiare e tutti vorremmo restare sempre eternamente giovani, forti e in salute. Dall’altro lato, a ben pensarci, molti di noi non vedono l’ora di spegnere 67 candeline sulla torta di compleanno per poter finalmente andare in pensione.

in pensione senza limiti di età
Puoi andare in pensione a qualunque età/Arabonormannaunesco.it

Al momento, infatti, secondo quanto è stato stabilito dalla legge Fornero, per poter accedere alla pensione di vecchiaia è necessario non solo avere almeno 20 anni di contributi ma anche avere almeno 67 anni di età. Inoltre è già stato anticipato che, per adeguarsi all’allungamento dell’aspettativa di vita media, nei prossimi anni l’età pensionabile salirà ancora.

Un’età pensionabile così avanzata non piace davvero a nessuno: tutti vorrebbero poter smettere di lavorare un po’ prima per avere più tempo per se stessi e per la propria famiglia. Da ora in avanti questo non sarà più un problema: ora è possibile andare in pensione anche senza limiti di età ma solo grazie ai contributi.

Grazie a queste due misure potrai andare in pensione a qualunque età

In pensione a qualunque età, tenendo conto solo dei contributi: il sogno finalmente si avvera! Un tempo già funzionava così e, infatti, fino a circa 15-20 anni fa, non era raro per un lavoratore andare in pensione anche prima dei 60 anni. Oggi sembra pura utopia invece. Eppure c’è un modo per smettere di lavorare molto prima di aver compiuto i 67 anni richiesti dalla legge Fornero.

come andare in pensione senza limiti di età
Con queste due misure puoi smettere di lavorare senza limiti di età/Arabonormannaunesco.it

Al momento, in Italia, sono in vigore ben due misure che consentono di accedere alla pensione a qualunque età, senza limite anagrafico. Esse sono: la pensione anticipata ordinaria e Quota 41. La pensione anticipata ordinaria prevede la possibilità di andare in pensione a qualunque età purché i contributi siano almeno 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Quota 41, invece, consente di accedere alla pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi. Tuttavia, a differenza della pensione anticipata ordinaria che si rivolge a tutti, Quota 41 si rivolge solo ai lavoratori precoci: coloro che hanno almeno un anno di contributi effettivi versati prima dei 19 anni.

Non solo, non basta neppure essere lavoratori precoci ma è necessario appartenere ad una delle seguenti categorie per poter fruire di Quota 41:

  • caregiver da almeno 6 mesi;
  • lavoratori con invalidità certificata pari o superiore al 74%
  • disoccupati che non ricevono più la Naspi;
  • addetti ai lavori usuranti da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7.

Il Governo di Giorgia Meloni sta valutando da tempo l’ipotesi di estendere Quota 41 a tutte le categorie di lavoratori ma, al momento, sembra impossibile in quanto il costo per lo Stato sarebbe insostenibile.

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