La Filarmonica della Scala si prepara a dare il via alla quattordicesima edizione delle prove aperte, un’iniziativa che unisce la grande musica a un forte impegno sociale. Quest’anno, il ricavato sarà destinato a sostenere progetti che combattono la povertà educativa, un tema di rilevanza crescente che colpisce in particolar modo i giovani. Grazie a questa iniziativa, la musica diventa un mezzo per avvicinare le nuove generazioni a esperienze culturali significative.
Le prove aperte non si limitano a eventi in auditorium, ma si arricchiscono di una novità importante: i giri di prova. Questi incontri-concerto hanno l’obiettivo di portare la musica direttamente nei luoghi delle associazioni e degli enti coinvolti, creando un contesto familiare e accogliente. Attraverso questi eventi, i giovani possono:
Il primo appuntamento delle prove aperte si terrà il 26 gennaio alle 20 presso il Conservatorio di Milano, con l’esecuzione della Settima Sinfonia di Mahler, diretta dal maestro Riccardo Chailly. Questo concerto rappresenta un regalo per la città, essendo gratuito e riservando una parte dei posti a chi vive in condizioni di vulnerabilità.
Il palinsesto delle prove aperte prevede altri quattro concerti al prestigioso Teatro alla Scala:
Ogni concerto sarà preceduto da un’introduzione e una guida all’ascolto, rendendo l’esperienza ancora più interattiva.
Queste prove aperte sono rese possibili grazie alla generosità di direttori, solisti e musicisti che offrono il loro talento per una causa nobile. La collaborazione tra la Filarmonica, il Teatro alla Scala, il Comune di Milano e partner privati come UniCredit ed Esselunga ha creato un solido sostegno per queste iniziative. In particolare, UniCredit Foundation partecipa alla copertura dei costi organizzativi e all’individuazione dei progetti beneficiari, garantendo trasparenza e concretezza.
Dal 2010, il progetto ha visto il sostegno di 54 enti, con un totale di 69 serate benefiche, 130.000 spettatori e oltre 1 milione e 600 mila euro raccolti per progetti sociali. Questi fondi sono stati destinati a iniziative che spaziano dalla cura degli anziani alla ricerca scientifica, supportando anche le periferie e l’assistenza ai disabili.
La Filarmonica della Scala dimostra così di oltrepassare i confini del palcoscenico, portando la musica nei cuori e nelle vite delle persone. Questa sinergia tra arte e solidarietà è un esempio di come la musica possa fungere da strumento di coesione sociale e di cambiamento, offrendo speranza e opportunità a chi ne ha più bisogno. Con l’avvicinarsi della nuova stagione, l’attesa cresce e il pubblico è pronto a rispondere a questo invito, unendosi per sostenere una causa così importante e godere dell’eccellenza musicale che solo la Filarmonica della Scala sa offrire.
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