Fibromialgia riconosciuta malattia invalidante: finalmente arrivano soldi ogni mese e diritti

Il Governo ha finalmente riconosciuto la fibromialgia come malattia invalidante. Ecco che cosa cambierà d’ora in poi.

Una tra le patologie più diffuse e problematiche di sempre è la fibromialgia. Questa malattia colpisce moltissime donne ma anche parecchi uomini, che si ritrovano costretti a lottare ogni giorno contro dolori fortissimi e una notevole riduzione dell’autonomia personale.

arriva il bonus per la fibromialgia
Approvato il bonus per la fibromialgia – (aramonormannaunesco.it)

Secondo quanto riportato da invaliditaediritti.it, la fibromialgia è una patologia che colpisce ormai sempre più persone in tutta la penisola. I primi sintomi della malattia sono dolore forte e persistente in tutto il corpo, problemi del sonno, riduzione delle capacità cognitive, rigidità muscolare e tanti altri.

Finalmente dal Governo è arrivata una buona notizia e d’ora in poi la fibromialgia sarà riconosciuta come una malattia invalidante a tutti gli effetti. Coloro che ne soffrono, infatti, vedono spesso ridursi anche drasticamente le proprie capacità motorie (e non solo), con conseguenze anche abbastanza pesante sul fronte del lavoro. Ma che cosa cambierà concretamente?

Fibromialgia, tutte le novità del Governo

Come riporta invaliditaediritti.it, il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante è un grande passo avanti non solo sul piano etico e morale ma anche in quello pratico. Ora, infatti, il Governo non solo si impegna a validare le sofferenze di molti uomini e donne, ma potrà fornire finalmente l’accesso diretto alle cure e alle terapie. Grazie alla proposta presentata da Maria Elena Boschi e Francesco Ciancitto, verrà definito un PDTA adeguato (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) e sarà istituito un Registro nazionale della sindrome.

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La fibromialgia è stata riconosciuta come malattia invalidante – (arabonormannaunesco.it)

Dal punto di vista economico, come si legge sul sito ufficiale del Comune di Sorso, nel sassarese, la quota erogata come bonus ai malati di fibromialgia è pari a circa 800 euro. La cifra è la stessa per tutte le regioni della penisola. La svolta arriva dopo il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante. Questa patologia, infatti, non solo impedisce il normale svolgimento di semplici azioni, ma rende ancora più difficoltoso lavorare.

A tal proposito chi ha diritto all’indennità per la fibromialgia può accedere più facilmente a pensioni di invalidità ed ha anche maggiori tutele in caso di licenziamento discriminatorio oppure di agevolazioni sul luogo di lavoro. Con questi nuovi strumenti sarà garantito anche il miglioramento dei diritti sul lavoro e dell’integrazione, oltre ai servizi di assistenza e di supporto.

I promotori della proposta hanno posto particolare attenzione sul PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale). Formare professionisti preparati per il riconoscimento e la cura della fibromialgia è il primo approccio alla soluzione del problema. Avere diagnosi tempestive, infatti, permette maggiori risultati nella cura e un notevole miglioramento della qualità della vita del paziente.

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