Il Museo Egizio di Torino si appresta a celebrare un traguardo straordinario: il Bicentenario della sua fondazione. Questo prestigioso museo, che custodisce una delle collezioni di arte e reperti egizi più importanti al mondo, darà vita a eventi memorabili che non solo celebreranno la sua storia, ma daranno anche un nuovo impulso alla valorizzazione della cultura egizia in Italia. La data chiave è il 20 novembre 2023, quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà il primo visitatore a esplorare le nuove aree del museo, recentemente ristrutturate grazie a un investimento significativo.
Ospiti illustri e nuove scoperte
Insieme a Mattarella, saranno presenti il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il Ministro delle Antichità egiziane, Khaled Mohamed Ismail. La visita avverrà sotto l’attenta guida della presidente del museo, Evelina Christillin, e del direttore Christian Greco. Questi illustri ospiti avranno l’opportunità di scoprire in anteprima la Galleria dei Re e il Tempio di Ellesija, che riapriranno al pubblico dopo un lungo periodo di lavori di ristrutturazione durati otto mesi. L’investimento di 23 milioni di euro, provenienti sia dal ministero della Cultura che da sponsor privati, ha permesso di restituire al museo queste straordinarie testimonianze della civiltà egizia.
Eventi imperdibili per il pubblico
Dopo la visita del Presidente, il Bicentenario entrerà nel vivo con una serie di eventi dal 20 al 22 novembre, durante i quali il museo aprirà le sue porte gratuitamente al pubblico, previa prenotazione. Questo gesto significativo è volto a coinvolgere la comunità e a permettere a tutti di partecipare a una celebrazione di tale importanza. Tra gli eventi in programma, la Notte Bianca del Museo, programmata per il 20 novembre, promette di essere imperdibile. Dalle 21 alle 24, i visitatori potranno assistere a performances artistiche di alto livello, tra cui:
- Il balletto “Safe from Sleep” di Marco Pelle, presentato dal New York City Ballet.
- La prima ballerina della Scala, Antonella Albano.
Questo evento rappresenta un’opportunità unica per ammirare la bellezza dell’arte e della danza in un contesto così affascinante.
Un futuro da definire
Il programma delle celebrazioni sarà ricco di eventi e conferenze, culminando il 22 novembre con l’annullo filatelico del francobollo commemorativo del bicentenario. Questo gesto simbolico sottolinea l’importanza storica e culturale del museo e il suo ruolo di custode della storia egizia. Durante la giornata, il direttore del museo, Christian Greco, avrà un incontro con il direttore del Museo Egizio del Cairo, Ali Abdelhalim Ali, che rappresenta un’opportunità di scambio e collaborazione tra le due istituzioni, rafforzando i legami culturali tra Italia ed Egitto.
Tuttavia, mentre il museo si prepara a festeggiare, un nodo cruciale resta sullo sfondo: la scadenza imminente del mandato della presidente Evelina Christillin, che scade il 27 novembre. Fino ad ora, il ministro della Cultura non ha espresso chiarimenti sulla questione, alimentando le speculazioni su chi potrebbe succedere a Christillin. Il suo successore, Giuli, ha dichiarato che non ci saranno veti o nomi imposti da Roma, ma è tradizione che il presidente di un museo di tale importanza venga nominato dal ministero della Cultura. Se non ci saranno sviluppi in merito, Christillin potrebbe trovarsi in prorogatio per un massimo di 45 giorni. In alternativa, potrebbe aprirsi la possibilità di un commissariamento del museo, un’opzione che potrebbe sollevare preoccupazioni sulla stabilità e sulla direzione futura del Museo Egizio.
Il Bicentenario del Museo Egizio non è solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per riflettere sul futuro di una delle istituzioni culturali più significative del paese. Con la partecipazione di figure di spicco e l’interesse del pubblico, questa celebrazione si prospetta come un evento che non solo onora il passato, ma guarda anche a un futuro ricco di opportunità per l’arte e la cultura. La storia del Museo Egizio continua a scriversi, e gli eventi programmati nei prossimi giorni sono destinati a lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva di Torino e non solo.