Il sistema sanitario siciliano si trova attualmente in una fase critica, e il nuovo assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha espresso la gravità della situazione con una metafora incisiva: “La sanità è in terapia intensiva”. Questa dichiarazione, rilasciata durante un’audizione davanti alla Commissione Salute dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), sottolinea l’urgenza di interventi significativi e immediati per affrontare le criticità del sistema.
Faraoni ha evidenziato che il tempo per recuperare terreno è limitato e ha esortato i suoi direttori generali a preparare un piano di rientro che garantisca una gestione più efficace delle risorse sanitarie. La nuova assessora, che ha assunto l’incarico a settembre 2023, è consapevole delle problematiche storiche del sistema, aggravate dalla pandemia di COVID-19, che ha messo in luce carenze strutturali e una distribuzione inadeguata delle risorse. Le lunghe liste d’attesa per visite specialistiche e interventi chirurgici rappresentano una delle sfide più gravi, costringendo molti cittadini a fronteggiare difficoltà nell’accesso a cure tempestive.
La necessità di collaborazione
Un punto cruciale toccato dall’assessora riguarda l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e la società civile. Faraoni ha dichiarato: “Sono convinta che l’Assemblea mi darà un grande aiuto purché non sia un aiuto di propaganda”. Questo approccio indica una volontà di cambiamento rispetto al passato, dove le promesse spesso non si sono tradotte in azioni concrete. L’assessora ha invitato i membri dell’Ars a diventare partner attivi nel processo di rinnovamento, sottolineando che il supporto deve essere genuino e orientato al benessere dei cittadini.
Programmazione e gestione delle risorse
Un altro aspetto fondamentale sollevato da Faraoni è la necessità di un’adeguata programmazione e gestione delle risorse. Negli ultimi anni, il sistema sanitario siciliano ha sofferto per una mancanza di programmazione strategica, che ha portato a inefficienze e sprechi. L’assessora si è impegnata a implementare un modello di governance che tenga conto delle reali esigenze della popolazione, coinvolgendo attivamente tutti gli attori del settore, tra cui:
- Medici
- Infermieri
- Personale amministrativo
Risorse umane e digitalizzazione
La questione delle risorse umane è cruciale. Negli ultimi anni, si è registrato un significativo esodo di professionisti della salute verso altre regioni o all’estero, aggravando la carenza di personale nei presidi sanitari. Faraoni ha accennato a possibili iniziative per incentivare il rientro di medici e operatori sanitari in Sicilia, creando condizioni di lavoro più attrattive.
Inoltre, la digitalizzazione dei servizi sanitari è diventata un tema centrale. La pandemia ha reso evidente l’importanza di un sistema sanitario capace di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie. Faraoni ha sottolineato l’importanza di investire in innovazione per migliorare l’efficienza dei servizi e garantire un accesso più facile e veloce alle cure, specialmente attraverso la telemedicina, che rappresenta un’opportunità per le aree rurali e i piccoli comuni.
In questo contesto, l’assessora ha lanciato un appello a tutti i soggetti coinvolti, invitandoli a non lasciare nulla di intentato. Il futuro della sanità in Sicilia dipende dalla capacità di affrontare le sfide attuali con determinazione e visione. Con un approccio collaborativo e una chiara strategia di intervento, ci sono possibilità di miglioramento. Faraoni si è dimostrata pronta a guidare questo cambiamento, ma ha anche fatto appello alla responsabilità di tutti nel sostenere un sistema che deve necessariamente evolversi per garantire un servizio sanitario di qualità ai cittadini siciliani.