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Fai si impegna a preservare il giardino della kolymbetra nella valle dei templi

Oggi è stato annunciato un importante accordo di partenariato tra il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) e il Parco Archeologico della Valle dei Templi, che garantirà alla fondazione la gestione e la valorizzazione del Giardino della Kolymbethra per i prossimi venticinque anni. Situato ad Agrigento, questo giardino rappresenta un esempio significativo di come il recupero di un patrimonio storico possa diventare un punto di attrazione culturale e turistica.

la storia del giardino della kolymbethra

Il Giardino della Kolymbethra è stato affidato al FAI dalla Regione Siciliana nel 1999, e l’attuale accordo estende questa gestione fino al 2049. Negli ultimi anni, grazie a significativi interventi di recupero, il giardino è stato riportato a nuova vita, recuperando l’antico splendore e diventando un simbolo di biodiversità e di coltivazioni tradizionali. Ogni anno, il giardino attira fino a 80.000 visitatori, contribuendo in modo sostanziale all’economia locale e alla promozione della cultura siciliana.

nuovi sviluppi e investimenti

Con il nuovo accordo, il FAI avrà l’opportunità di continuare e ampliare le sue attività, presentando un programma di investimenti e azioni che si realizzerà già nel 2025, un anno significativo per Agrigento, che sarà Capitale Italiana della Cultura. Questo programma prevede:

  1. Introduzione di nuovi servizi per i visitatori.
  2. Creazione di una nuova biglietteria con annesso negozio.
  3. Installazione di servizi igienici ecologici.
  4. Apertura al pubblico di Case Montana, storici edifici rurali.

Le Case Montana, un esempio di architettura rurale risalente al Seicento, non solo permetteranno ai visitatori di immergersi nella vita quotidiana degli agricoltori del passato, ma ospiteranno anche un video-racconto curato dal FAI. Questo allestimento multimediale racconterà la storia del Giardino della Kolymbethra, rendendo l’esperienza del visitatore ancor più ricca e coinvolgente.

l’importanza dell’accordo

Marco Magnifico, Presidente del FAI, ha commentato l’accordo sottolineando l’importanza di questo riconoscimento: “Questo nuovo accordo non solo valorizza il lavoro svolto negli ultimi venticinque anni, ma rappresenta anche un impegno per sviluppare ulteriormente il sito, introducendo nuovi servizi e strumenti che permettano ai visitatori di comprendere meglio la straordinaria storia del Giardino della Kolymbethra, un vero e proprio paradiso terrestre”.

Roberto Sciarratta, direttore del Parco della Valle dei Templi, ha evidenziato come la Kolymbethra rappresenti una risorsa preziosa per il parco stesso, non solo per il suo valore storico e archeologico, ma anche per il suo impatto sulla biodiversità. “Quello che un tempo era un luogo abbandonato è oggi un giardino che attira ogni anno migliaia di visitatori, grazie all’intervento di istituzioni come il FAI. È un chiaro esempio di come la collaborazione tra pubblico e privato possa portare a risultati straordinari”, ha affermato Sciarratta.

Francesco Paolo Scarpinato, Assessore ai beni culturali e all’identità siciliana, ha aggiunto che la prosecuzione della collaborazione con il FAI per la gestione di un sito unico come la Kolymbethra è un passo significativo per la Regione Siciliana. “Questo giardino ha origini antiche e rappresenta un patrimonio ‘vivo’ che merita di essere valorizzato e tutelato”, ha detto, sottolineando l’importanza del lavoro svolto dal FAI nel preservare la cultura e la storia di questa regione.

Il Giardino della Kolymbethra non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere, un viaggio attraverso la storia, la cultura e la natura della Sicilia. Con la continuazione della gestione da parte del FAI, è lecito aspettarsi un ulteriore sviluppo di questo prezioso patrimonio, che non smette mai di stupire e affascinare chiunque lo visiti. La Valle dei Templi, con le sue straordinarie testimonianze archeologiche e paesaggistiche, continua a essere un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano immergersi nella bellezza e nella ricchezza della cultura siciliana.

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