Il mondo dei viaggi ha subito trasformazioni radicali negli ultimi anni, non solo a causa della pandemia di COVID-19. La globalizzazione, unita ai conflitti globali e ai cambiamenti nel modo di vivere, ha reso necessario ripensare il concetto stesso di turismo. In questo contesto, il libro di Elena Croci, “Nuovo turismo culturale”, edito da Franco Angeli, offre un’analisi approfondita delle nuove dinamiche del settore, proponendo un approccio che mette al centro il viaggiatore consapevole e le sue esperienze.
Secondo Croci, il turismo non può più essere visto come un’attività orizzontale, limitata al semplice atto di visitare e fotografare luoghi. Oggi, i turisti cercano esperienze che li coinvolgano su più livelli: culturale, sociale ed emozionale. Questo nuovo paradigma si traduce in un turismo verticale, capace di elaborare e trasmettere contenuti significativi che rafforzano l’identità e la consapevolezza del viaggiatore. La tecnologia e i social media giocano un ruolo cruciale in questo cambiamento, creando reti competitive e opportunità di connessione tra pubblico e privato.
L’importanza dell’identità del nuovo turista
Uno degli aspetti più interessanti messi in luce da Croci è l’importanza dell’identità del nuovo turista. Questo viaggiatore è sempre più esigente e consapevole, alla ricerca di esperienze originali da condividere e amplificare sui social media. La condivisione delle immagini scattate durante i viaggi non solo afferma l’identità del turista, ma promuove anche il territorio visitato, che ottiene visibilità a costo zero. Questo fenomeno rappresenta una vera sfida per le destinazioni turistiche, ma anche un’opportunità per rinnovarsi e attrarre un pubblico sempre più variegato.
Il valore del tempo nel turismo culturale
Un’altra caratteristica distintiva del nuovo turismo culturale è il valore del tempo. I viaggiatori moderni sono disposti a investire tempo e denaro per esperienze che si distinguano dalla massa. Cercano unicità ed emozioni, desiderando che i momenti vissuti diventino ricordi indelebili. Croci afferma che “le esperienze dove tutti i nostri cinque sensi si amplificano, divengono momenti temporalmente indelebili”, sottolineando come il turismo non sia più solo una questione di luoghi, ma di emozioni e legami.
Rinnovare le strategie di marketing turistico
Per i gestori delle destinazioni turistiche, ciò significa dover ripensare le strategie di marketing. Il marketing emozionale, che si concentra sulla creazione di esperienze significative e coinvolgenti, sta sostituendo le tradizionali tecniche di promozione. Le destinazioni devono quindi lavorare per offrire esperienze autentiche che parlino al cuore del viaggiatore, creando un legame profondo e duraturo.
In questo contesto, il potenziale dell’ospitalità italiana emerge come un punto di forza. Con il famoso “made in Italy”, l’Italia ha l’opportunità di sviluppare un’offerta turistica che non solo attiri visitatori, ma li coinvolga attivamente, permettendo loro di vivere la cultura e le tradizioni locali in modo autentico. Creare una rete di esperienze che unisca il privato e il pubblico, attraverso la valorizzazione delle risorse locali e la formazione di manager del turismo capaci di rispondere a queste nuove esigenze, è fondamentale per il rilancio del settore.
Il nuovo approccio al turismo culturale proposto da Elena Croci rappresenta quindi un’opportunità per ripensare e rivitalizzare il settore. I turisti di oggi sono consapevoli, esigenti e desiderosi di esperienze significative. Riconoscere questa evoluzione è essenziale per rispondere alle loro aspettative e garantire un futuro sostenibile e prospero al turismo, non solo in Italia, ma a livello globale. Con il giusto mix di creatività, tecnologia e attenzione al cliente, il “nuovo turismo culturale” potrebbe non solo attrarre viaggiatori, ma anche contribuire a costruire una comunità più coesa e consapevole, in grado di valorizzare il patrimonio culturale e sociale di ogni territorio.