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Escursionista in difficoltà: soccorso dopo una caduta nel palermitano

Un episodio drammatico ha scosso la tranquilla giornata di escursione nella zona di Poggio San Francesco, nel territorio di Monreale, dove un escursionista di 85 anni, originario di Roma, è rimasto gravemente ferito dopo una caduta. L’uomo stava partecipando a un’escursione organizzata che prevedeva la salita verso la cima della Pizzuta, un monte con un’altitudine di 1.333 metri che offre panorami mozzafiato su Piana degli Albanesi. Tuttavia, la bellezza del paesaggio è stata offuscata da un incidente che ha richiesto un intervento tempestivo e coordinato delle squadre di soccorso.

L’incidente e le prime cure

Durante la salita, l’escursionista ha perso l’equilibrio in un tratto particolarmente scosceso e disseminato di massi taglienti. La sua caduta, che lo ha visto rotolare per circa dieci metri, ha avuto conseguenze gravi: ha riportato un forte trauma cranico e ferite lacero-contuse, accompagnate da una notevole perdita di sangue. Le contusioni si sono estese anche ad altre parti del corpo, rendendo la situazione particolarmente critica.

Il gruppo di escursionisti, composto da amici e appassionati della montagna, ha immediatamente attivato le proprie conoscenze in materia di primo soccorso. Due medici presenti nel gruppo si sono resi disponibili per fornire le prime cure all’uomo ferito, cercando di stabilizzarlo fino all’arrivo dei soccorsi professionali. La loro prontezza e competenza hanno sicuramente contribuito a evitare un aggravamento della situazione.

L’intervento del soccorso alpino

Data la gravità delle ferite e il rischio di ulteriori complicazioni, è stato deciso di contattare il soccorso alpino. Quest’ultimo, ben consapevole della difficoltà di un’operazione di recupero via terra in una zona impervia, ha richiesto il supporto del IV reparto volo della polizia di Stato. Si tratta di una pratica comune, dato il consolidato rapporto di collaborazione tra le varie forze di soccorso in situazioni di emergenza, soprattutto in ambito montano.

Nel frattempo, è stata attivata anche la centrale del 118, che ha coordinato ulteriori interventi di emergenza. La rapidità con cui è stata organizzata l’operazione è stata fondamentale per garantire un soccorso tempestivo all’anziano escursionista. Un elicottero, partito dall’aeroporto di Boccadifalco, ha imbarcato due tecnici di elisoccorso del soccorso alpino e in pochi minuti ha raggiunto il luogo dell’incidente.

Conclusioni e insegnamenti

La rapidità dell’intervento e la sinergia tra le diverse squadre di soccorso sono state fondamentali per garantire le migliori chance di recupero per l’escursionista. Questo episodio mette in luce non solo i pericoli insiti nell’attività escursionistica, ma anche l’importanza di avere sempre a disposizione un equipaggiamento adeguato e di non sottovalutare il rischio di infortuni, specialmente in terreni accidentati.

Le escursioni in montagna, sebbene possano offrire esperienze uniche e indimenticabili, richiedono preparazione, attenzione e rispetto per le proprie capacità fisiche. La scelta di percorsi adatti e la presenza di un gruppo esperto possono fare la differenza in situazioni di emergenza. La natura, con la sua bellezza e maestosità, può rivelarsi imprevedibile, e la sicurezza deve sempre essere una priorità per chi decide di avventurarsi in paesaggi selvaggi e incontaminati.

Questo incidente, purtroppo, serve da monito per tutti gli appassionati della montagna: è fondamentale essere sempre pronti ad affrontare imprevisti e avere un piano d’azione in caso di necessità. La preparazione e il rispetto per l’ambiente naturale possono contribuire a rendere l’esperienza escursionistica non solo affascinante, ma anche sicura.

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