È uno dei batteri più aggressivi, l’Escherichia Coli può contagiare in qualsiasi momento nei modi più frequenti e insospettabili.
Nelle ultime ore, il caso dell’atleta Claire Michel, contagiata dall’Escherichia Coli dopo aver nuotato nella Senna in una gara di triathlon, ha fatto molto discutere e ha riportato l’allarme sulla pericolosità di questo batterio. Si tratta di un microbiota già presente all’interno della flora batterica del nostro intestino, in un ceppo prevalentemente innocuo e utile per i processi di digestione.
Alcuni ceppi, però, possono essere causa di patologie più o meno gravi, che nella maggior parte dei casi interessano l’intestino e l’apparato urinario. I principali sintomi del contagio da Escherichia Coli comprendono forti dolori addominali, presenza di diarrea, nausea e vomito e, in alcuni, anche febbre nelle prime fasi iniziali del contagio.
I sintomi compaiono generalmente entro le prime 12 ore dal contatto con il batterio e hanno una durata massima di 1 settimana circa. Tuttavia, se non correttamente curata, l’infezione da Escherichia Coli può espandersi in altri organi del corpo, provocando infezioni al tratto urinario, polmoniti e, nei casi più gravi, setticemia.
Escherichia Coli: come avviene il contagio con il batterio
Il contatto con il batterio dell’Escherichia Coli, può avvenire nei modi più comuni e insospettabili. Nella maggior parte dei casi, il contagio può provenire da acqua o cibo contaminati, soprattutto alimenti come frutta e verdura non adeguatamente lavata e disinfettata. Il batterio può nascondersi anche nella carne e nel latte non pastorizzato e può risultare molto pericoloso per i bambini e gli anziani con un sistema immunitario compromesso.
Non meno importante, il contatto tra persona e persona, soprattutto se con una scarsa igiene, può generare una trasmissione di batteri tra cui l’Escherichia Coli. Tuttavia, questo batterio, a differenza di altri, è particolarmente sensibile al calore e può essere debellato in pochi istanti tramite la cottura dei cibi. La prevenzione da Escherichia Coli è legata sostanzialmente a norme igieniche specifiche, come il lavaggio frequente delle mani e il mantenimento di un’ottima igiene personale.
In secondo luogo, è importante evitare i cibi considerati “a rischio” contagio, come la carne non cotta a sufficienza, il latte non pastorizzato e frutta e verdura non lavata. Pulire adeguatamente gli utensili da cucina dopo il loro uso, può essere un modo utile per prevenire la trasmissione di batteri dai cibi alle superfici e viceversa.
