In un’epoca in cui la vecchiaia è spesso vista come una fase da temere, Erri De Luca offre una nuova prospettiva attraverso il suo ultimo progetto, “L’età sperimentale”, disponibile su RaiPlay dal 25 gennaio. Con la provocatoria affermazione “Nessuno è stato vecchio prima di me”, De Luca invita a considerare la vecchiaia non come un limite, ma come un territorio da esplorare. Questo film, scritto e interpretato dallo stesso De Luca e diretto da Marco Zingaretti, è un viaggio intimo e riflessivo nell’esperienza di un uomo che si confronta con il processo dell’invecchiamento.
“L’età sperimentale” non è solo un film, ma un’opera che invita alla riflessione. De Luca si interroga: “A che somiglia quest’età?” e offre risposte poetiche e significative. Confrontando la vecchiaia alla risalita di un bosco di montagna, De Luca rappresenta un periodo di introspezione e ricerca. Man mano che si sale, la luce aumenta, aprendo radure che offrono un orizzonte più ampio e un futuro che va oltre l’esistenza individuale. Questo monologo intenso guida lo spettatore in un percorso emozionante di introspezione e superamento dei limiti.
Il film, della durata di 26 minuti, è caratterizzato da una singola ripresa in piano sequenza, che De Luca definisce una “s-cordata”, evocando l’idea di scalare una montagna senza protezioni. Questa scelta stilistica rappresenta una metafora potente della sfida di vivere la vecchiaia in modo autentico. Le immagini, curate dal direttore della fotografia Samir Iacovone, sono arricchite da riprese aeree realizzate con un drone da Andrea Farina e da una colonna sonora unica firmata da Francesco Cavasini, che utilizza strumenti dimenticati per amplificare la potenza visiva e narrativa del racconto.
Un elemento distintivo di questa produzione è l’ambientazione tra le montagne abruzzesi, dove l’attesa della neve simboleggia il viaggio del protagonista verso la vetta della vita, un cammino che diventa metafora della ricerca di significato e bellezza anche nelle fasi più avanzate dell’esistenza.
Erri De Luca è un artista noto per romanzi di successo come “Non ora, non qui” e “Il peso della farfalla”. La sua carriera cinematografica è caratterizzata da una lunga esperienza, con opere come “Il turno di notte lo fanno le stelle”, vincitore del premio come miglior cortometraggio al Tribeca Film Festival. La sua arte in “L’età sperimentale” si inserisce perfettamente in questo percorso, portando alla ribalta una tematica fondamentale: la vecchiaia come opportunità per scoprire nuove prospettive.
In un’epoca in cui la società tende a ignorare l’invecchiamento, l’approccio di De Luca si rivela audace e necessario. La sua arte diventa un mezzo per riscoprire il valore della saggezza e dell’esperienza, invitando tutti a vivere ogni fase della vita con curiosità e meraviglia.
In conclusione, “L’età sperimentale” non è solo un’opera da vedere, ma un invito a riflettere su noi stessi e su come affrontiamo il passare del tempo. Con la sua voce unica e il suo stile inconfondibile, De Luca ci guida in questo viaggio, rendendo la vecchiaia un tema centrale e vitale, capace di ispirare e farci sentire parte di un racconto più grande.
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