L’annuncio arrivato direttamente da Sven-Goran Eriksson ha commosso tutti gli appassionati. Ora è stata ufficializzata una bellissima novità
Tutti gli sportivi si allenano per la vittoria ma preparano mentalmente anche la sconfitta. Lo sa bene anche Sven-Goran Eriksson che ormai da tempo ha messo fine alla sua carriera. Ma come faceva in campo, ora è costretto a combattere contro un avversario inatteso.
L’annuncio è arrivato a metà gennaio, direttamente da lui e senza tanti giri di parole. Sta lottando contro un tumore in stato così avanzato che non può essere operato. E ha spiegato che la malattia ha già aggredito diversi organi, partendo da pancreas e diffondendosi a fegato a polmoni.
Come gli hanno spiegato i chiaramente i medici che lo hanno in cura, non è possibile operare e anche le cure sono complicate. Quindi il tempo che gli resta sta diventando poco e, per questo, vuole goderselo appieno.
Il 75enne ex allenatore, alla radio svedese P1, ha comunque preannunciato che lotterà per la sua vita fino a quando avrà le forze per farlo. “Tutti vedono che ho una malattia e non fa bene. È un cancro, ma devo combatterlo il più a lungo possibile“. La forza di un combattente che affronta la vita come una partita, con la tempra di chi vuole giocarsela fino all’ultimo minuto e magari pure ai supplementari
Oggi Eriksson affronta una sfida molto diversa del campo. Non ci sono più sono tattiche e schemi, ma piuttosto la sua forza di volontà e l’appoggio degli ex tifosi oltreché dei colleghi. Da quando ha reso ufficiale il suo dramma, gli attestati di stima sono stati numerosi e anche questo lo aiuta a vivere meglio.
Eriksson strappalacrime, la notizia lascia tutti commossi: sta per succedere
Come spesso capita a chi vince tanto in panchina, quella di Eriksson non è stata una carriera memorabile come calciatore. Decisamente meglio è andata in panchina. Porterà sempre con sé alcune pagine indimenticabili e record. Come il fatto di essere l’unico allenatore ad aver realizzato la doppietta scudetto e coppa nazionale in tre Paesi diversi, Svezia, Portogallo e Italia.
In tutto cinque campionati vinti, compreso lo scudetto con la Lazio nel 2000 e dieci tra coppe federali e supercoppe. Ma anche Coppa delle Coppe e Supercoppa UEFA con la Lazio e la Coppa UEFA con il Göteborg, più la finale di Coppa Campioni persa con il Benfica contro il Milan.
Un unico neo, o meglio rimpianto. Come allenatore della nazionale inglese, tra il 2001 e il 2006, non ha vinto nulla nonostante un gruppo fantastico. Basta pensare al centrocampo con David Beckham e Steven Gerrard più Wayne Rooney davanti.
Il suo legame con il calcio inglese però è sempre rimasto fortissimo, tanto che successivamente è stato anche alla guida del Manchester City e del Leicester. Ma c’è una squadra che avrebbe davvero voluto allenare anche se non è mai successo: il Liverpool.
Ora però succederà, perché Eriksson sarà in panchina il 23 marzo prossimo in occasione dell’amichevole fra le Legends dei Reds e quelli dell’Ajax ad Anfield. Con la maglia degli inglesi giocheranno miti come John Barnes, Ian Rush e John Aldridge. Per lui, un sogno che si realizzerà e che il Liverpool ha voluto esaudire dopo aver appreso del suo desiderio di sedersi almeno una volta sulla panchina della squadra del cuore.
