L’arrivo al Teatro Comunale “Pavarotti-Freni” di Modena l’11 novembre segna il cuore della tournée italiana della Chamber Orchestra of Europe. Questo prestigioso ensemble, fondato da Claudio Abbado nei primi anni ’80, ha iniziato il suo viaggio italiano il 9 novembre al Teatro Civico di Rho, nel Milanese, passando poi per il Teatro Grande di Brescia il 10, e continuerà il 12 all’Auditorium del Lingotto di Torino per concludersi il 13 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine di Udine. La presenza di Sir Antonio Pappano, uno dei direttori d’orchestra più rinomati a livello internazionale, aggiunge un fascino particolare a questa serie di concerti. Pappano, che ha servito come Direttore Musicale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e della London Symphony Orchestra, è riconosciuto per il suo stile diretto e coinvolgente, che sicuramente arricchirà ogni performance.
Accanto a lui, il pianista francese Bertrand Chamayou, noto per la sua maestria tecnica e sensibilità interpretativa, si esibirà nei concerti centrali della tournée. Chamayou, quarantatreenne di talento, ha selezionato due pezzi differenti per la sua collaborazione con l’orchestra: il Concerto in sol maggiore di Maurice Ravel e il Concerto N. 2 in sol minore di Camille Saint-Saëns. Mentre il concerto di Ravel sarà presentato nelle tappe di Rho e Torino, il resto del programma rimane unificato, offrendo al pubblico una straordinaria esperienza musicale.
Un viaggio musicale tra continenti e stili
Il programma delle serate è un viaggio musicale che attraversa continenti e stili. Si apre con “La création du monde” di Darius Milhaud, un balletto scritto tra il 1922 e il 1923, che porta con sé le influenze del jazz, allora in piena espansione in Europa, e la freschezza dell’arte moderna. Questa composizione esprime una visione vivace e colorata, richiamando il tema della creazione con un linguaggio musicale innovativo.
Dal Vecchio Continente, Pappano guida poi la Chamber Orchestra across the Atlantic con le “Variazioni su I Got Rhythm” di George Gershwin. Composto tra il 1933 e il 1934, questo brano per pianoforte e orchestra è un omaggio al fratello del compositore, Ira Gershwin. Le variazioni riflettono il carattere dinamico e brillante della musica americana degli anni ’30, fondendo il jazz con la tradizione classica in un dialogo vivace e affascinante.
La chiusura con Bernstein
A chiudere il programma, “Fancy Free” di Leonard Bernstein, un balletto composto nel 1944. Presentato per la prima volta dal Ballet Theatre con la coreografia di Jerome Robbins, questo pezzo rappresenta un momento chiave nella carriera di Bernstein, segnando il suo debutto nel mondo del balletto e consolidando la sua reputazione come compositore versatile e innovativo. “Fancy Free” cattura l’essenza dell’America degli anni ’40, con la sua energia vibrante e la sua atmosfera spensierata.
Un ensemble di eccellenza
La Chamber Orchestra of Europe, con il suo ricco bagaglio di esperienze e collaborazioni, si distingue per la sua capacità di adattarsi a diversi stili e repertori, un dono che ha permesso all’ensemble di raggiungere un livello di eccellenza riconosciuto a livello mondiale. La presenza di Pappano, con il suo approccio empatico e la sua visione musicale, promette di dare ulteriore profondità e intensità a ogni esecuzione. Questo tour non è solo un’opportunità per riscoprire capolavori del passato, ma anche per apprezzare il dialogo continuo tra tradizione e innovazione che caratterizza la musica classica contemporanea.