Elvira Notari ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema italiano, e oggi la sua figura torna a brillare grazie all’interpretazione di Teresa Saponangelo nel progetto fotografico di Cristina Vatielli e nel documentario “Transiti: Il Cinema di Elvira Notari”. Questa iniziativa, prodotta da Parallelo 41 e Awen Films di New York in collaborazione con Cinecittà, celebra non solo la vita e il lavoro di Notari, ma si inserisce anche nel programma di celebrazioni per il 150° anniversario della sua nascita, previsto per il 2025.
La vita e l’opera di Elvira Notari
Nata a Salerno nel 1875 e cresciuta a Napoli, Elvira Notari è stata una pioniera del cinema muto italiano. È stata la prima donna a ricoprire il ruolo di regista e produttrice in un’epoca dominata dagli uomini. La sua casa di produzione, la Dora Film, è diventata un punto di riferimento nella Napoli degli anni ’20, dove Notari ha realizzato film che riflettevano la vita e la cultura del popolo napoletano. Grazie a un attento sguardo verso la realtà, è riuscita a coniugare la drammaturgia della sceneggiata napoletana con riprese dal vero, anticipando il neorealismo che sarebbe esploso negli anni ’40.
L’impatto della censura e il riconoscimento all’estero
Il suo contributo al cinema italiano non è stato privo di ostacoli. La censura fascista ha ostacolato i suoi lavori, relegandoli all’ombra della storia ufficiale per oltre cinquant’anni. Tuttavia, la sua opera ha trovato un nuovo pubblico nelle “Little Italies” americane, dove il suo stile e la sua visione sono stati apprezzati e celebrati. Questo aspetto della sua carriera sarà esplorato nel documentario, che intende ripercorrere la sua vita e evidenziare il suo impatto duraturo sulla cultura cinematografica.
Un progetto di riscoperta e valorizzazione
Il progetto di Valerio Ciriaci non si limita a raccontare la vita di Notari, ma si propone di restituire visibilità a una figura che ha subito una lunga ingiustizia. Attraverso le immagini dei pochi film sopravvissuti e delle riprese attuali, il documentario offrirà uno sguardo inedito su una donna che ha fatto del cinema un luogo di espressione autentica e popolare. Le immagini del passato si intrecceranno con quelle del presente, creando un dialogo tra epoche diverse e mostrando la rilevanza contemporanea del suo lavoro.
Le testimonianze di studiosi come Giuliana Bruno e Mario Franco contribuiranno a contestualizzare il suo operato all’interno di un panorama culturale più ampio, sottolineando come il suo impegno fosse non solo artistico, ma anche sociale.
L’inaugurazione di una rassegna di opere di Notari a Napoli, curata da Antonella Di Nocera e prevista per il 10 febbraio 2025, rappresenta un ulteriore passo verso la riconsiderazione della sua figura. Questo evento si preannuncia come un’importante occasione per rivivere il suo lascito artistico e per riflettere sull’evoluzione del cinema italiano.
Le sessioni fotografiche di Vatielli, realizzate ad Ercolano e Posillipo nel giorno dell’anniversario della morte di Elvira (17 dicembre 1946), cattureranno la regista nella sua quotidianità e come donna del suo tempo. Il cast, che include anche Matteo Cirillo nei panni del marito e collaboratore Nicola Notari, contribuirà a ricreare un affresco della vita di una pioniera, mettendo in luce sia la sua dimensione artistica che quella privata.
Infine, il documentario “Transiti” non è solo un tributo a Elvira Notari, ma rappresenta anche una riflessione sulla posizione delle donne nel cinema, un tema di grande attualità. La figura di Notari diventa simbolo di una lotta per il riconoscimento e la valorizzazione del talento femminile nel mondo del cinema. In un periodo in cui la parità di genere è ancora un obiettivo da raggiungere, la sua storia si fa portatrice di un messaggio di resilienza e determinazione.
Con il supporto del Fondo Cinema della Regione Campania 2024 e in collaborazione con istituzioni prestigiose come la Cineteca Nazionale e il George Eastman Museum, questo progetto di rinnovata attenzione verso Elvira Notari potrebbe rappresentare un punto di svolta nella narrazione della storia del cinema italiano, riscoprendo figure dimenticate e ponendo l’accento sulla loro importanza nel panorama culturale globale.