Il 4 gennaio 2023 ha rappresentato un momento di grande significato per la memoria collettiva della Sicilia e dell’Italia. Si è celebrato il 78esimo anniversario dell’omicidio di Accursio Miraglia, un sindacalista e segretario della Camera del lavoro di Sciacca, ucciso dalla mafia nel 1947. In un contesto storico caratterizzato da gravi ingiustizie sociali e dalla lotta per i diritti dei lavoratori, la figura di Miraglia continua a brillare come un faro di speranza e resistenza.
In questa occasione, don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione “Libera”, ha guidato le celebrazioni al cimitero di Sciacca, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria di uomini come Miraglia. Don Ciotti ha affermato: “La testimonianza di uomini come Accursio Miraglia è ancora attuale perché, ancora oggi, anche noi siamo chiamati a lottare per la libertà e la dignità di tante persone”. Queste parole risuonano con forza, soprattutto in un periodo in cui le disuguaglianze sociali sono in aumento e il numero di persone in povertà assoluta continua a crescere.
la figura di accursio miraglia
Accursio Miraglia non era solo un sindacalista; egli rappresentava la voce dei braccianti agricoli e di tutti coloro che, nel difficile dopoguerra, lottavano per un futuro migliore. La sua battaglia si inserisce nel contesto della legge Gullo-Segni, che mirava a redistribuire le terre incolte ai contadini, una lotta che portò alla sua tragica morte. Don Ciotti ha messo in evidenza come Miraglia si sia “messo in gioco”, schierandosi pubblicamente dalla parte dei più deboli, affrontando con coraggio l’ingiustizia, la violenza e la prepotenza.
la commemorazione e il suo significato
La commemorazione ha visto la partecipazione di numerose figure pubbliche, tra cui il segretario regionale della Cgil, Alfio Mannino, e l’ex presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Beppe Lumia. Questi interventi hanno creato un momento di riflessione profonda sull’eredità lasciata da Miraglia e sull’importanza di continuare la sua lotta per la giustizia sociale. La presenza di queste figure politiche sottolinea non solo il rispetto per la memoria di Miraglia, ma anche la consapevolezza della necessità di un impegno collettivo contro le ingiustizie che affliggono la nostra società.
Don Ciotti ha richiamato l’attenzione su una realtà drammatica: “Oggi in Italia ci sono 6 milioni di persone in povertà assoluta e, in alcuni territori, la dispersione e l’abbandono scolastico hanno raggiunto percentuali allarmanti”. Questi dati ci ricordano che la lotta per i diritti e la dignità dei più vulnerabili non è solo un capitolo chiuso della storia, ma una battaglia quotidiana che richiede il nostro impegno costante.
il futuro e l’importanza della memoria
Durante la commemorazione, è emerso anche il tema della memoria e dell’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il valore della giustizia e dell’impegno sociale. La “Fondazione Accursio Miraglia”, presieduta dal figlio Nico Miraglia, ha svolto un ruolo cruciale nella promozione di iniziative che mantengono viva la memoria di suo padre e del suo operato. È fondamentale che i giovani comprendano le lotte dei loro predecessori e si sentano ispirati a proseguire su quel cammino di giustizia e solidarietà.
In un’epoca in cui il distacco dalla politica e l’indifferenza sembrano prevalere, la figura di Accursio Miraglia ci ricorda che la lotta per i diritti è una responsabilità collettiva. La sua eredità ci esorta a non rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie e alle disuguaglianze che ci circondano. La memoria di Miraglia deve fungere da stimolo per tutti noi a impegnarci attivamente nella costruzione di una società più equa e giusta.
La commemorazione di Sciacca non è stata solo un momento di ricordo, ma anche un’importante occasione di riflessione e di impegno per il futuro. Le parole di don Ciotti e degli altri intervenuti ci invitano a essere protagonisti del cambiamento, a non dimenticare il passato e a lottare per un presente e un futuro in cui la dignità e i diritti di tutti siano finalmente rispettati.