Spesso scambiata per una banale indigestione, questa malattia è ben più grave. Facciamo attenzione ai sintomi addominali e gastrici dopo i pasti.
Può essere molto di più di una semplice indigestione. È questo ciò a cui pensiamo maggiormente quando avvertiamo dei disturbi gastrointestinali e dei dolori subito dopo aver mangiato. In realtà, questa condizione che sottovalutiamo può essere indice di una malattia molto più grave. Ecco come muoversi.
L’indigestione è spesso causata da una rapida o eccessiva assunzione di cibo, portando a gonfiore, eruttazione e dolore. Ci sono poi persone che sono predisposte a questo tipo di dolori, per via di intolleranze alimentari o sindrome del colon irritabile. I sintomi associati a questo tipo di problematiche possono essere tra i più vari.
Dolori e crampi localizzati in diverse aree dell’addome, ma anche senso di gonfiore e pesantezza, con una sensazione di pienezza eccessiva per ciò che abbiamo mangiato. In alcuni casi, può essere presente una sensazione di nausea o episodi di vomito. Il consiglio che vi diamo è sempre quello che forniamo quando parliamo di salute e benessere: consultare un medico o, comunque, uno specialista del settore, che saprà indirizzarvi al meglio. Magari prescrivendo anche esami che possano identificare questa malattia, che è molto più di una semplice indigestione.
Attenzione ai dolori addominali dopo i pasti
Potrebbe trattarsi di pancreatite, che è una condizione medica seria caratterizzata dall’infiammazione del pancreas, un organo fondamentale per la digestione e la regolazione dei livelli di zucchero nel sangue. A investigare questa grave malattia è il settimanale “Nuovo” con un dettagliato e documentato approfondimento.
La pancreatite si manifesta con il dolore addominale, spesso localizzato nella parte superiore dell’addome e che può irradiarsi alla schiena. Il dolore può essere grave e persistente. Nausea e vomito sono sintomi frequenti che accompagnano il dolore. Una temperatura elevata può indicare l’infezione, così come il battito cardiaco accelerato può essere un segno di risposta del corpo all’infiammazione. Come potete vedere, si tratta di sintomi comuni a una banale indigestione.
Lo speciale di “Nuovo” consiglia immediatamente una visita dall’epatologo, che sicuramente individuerà il male e, con esso, anche terapie e strategie per combatterlo e sconfiggerlo. Nei casi di pancreatite acuta grave, il ricovero ospedaliero è spesso necessario per fornire liquidi per via endovenosa, controllo del dolore e supporto nutrizionale.
“Nuovo” indica anche la possibilità di trattare la malattia con farmaci. Antibiotici per infezioni, analgesici per il dolore e, in alcuni casi, interventi chirurgici per rimuovere calcoli biliari o parte del pancreas danneggiato. Tutto, ovviamente, sempre e solo sotto supervisione medica.
