Disidratazione, i sintomi precoci per riconoscerla prima che la situazione diventi grave

La disidratazione rappresenta una situazione da non sottovalutare, per questo è bene conoscere da subito i sintomi.

Il termine disidratazione, che certamente abbiamo sentito più volte, sta a indicare una condizione patologica che si manifesta quando un’eccessiva perdita di acqua e liquidi da parte di un organismo non viene compensata in modo adeguato. Si tratta di una situazione che può avvenire a ogni età e che è importante evitare per le gravi conseguenze che questa può comportare se non si interviene in modo tempestivo.

disidratazione riconoscere i sintomi
La ddisidratazione non deve essere sottovalutata – Foto: Arabonormannaunesco.it

L’organismo è in grado di limitare queste perdite, ma possono diventare più forti quando la temperatura esterna diventa troppo elevata e quando si fa attività fisica senza introdurre un’adeguata quantità di liquidi. È proprio per questo che diventa fondamentale bere in modo costante, cosa che dovremmo comunque sempre ricordarci di fare.

Riconoscere la disidratazione è importante

Un primo passo cruciale per evitare di andare incontro alla disidratazione è dato da un’adeguata conoscenza dei sintomi, così da correre ai ripari quando non è ancora in fase avanzata.

Tra questi possiamo segnalare sete (si dovrebbe bere ben prima di avvertirla), bocca secca, riduzione del turgore della cute, pressione bassa (con conseguente stanchezza e capogiri) e sensazione di svenimento. Non è raro inoltre riscontrare la stitichezza e l’urina di colore scuro a causa della minore concentrazione di acqua, oltre a cambiamenti repentini dell’umore, che spesso possono sfociare in un’irritabilità più accentuata e nell’ansia. Non solo, quando si è arrivati ormai a una condizione di disidratazione il nostro corpo non è in grado nemmeno più di generare sudore.

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I capogiri sono tipici della disidratazione – Foto. Arabonormannaunesco.it

Si tratta di un problema che può verificarsi anche nei bambini, in modo particolare quando si notano assenza di lacrime durante il pianto, pannolini asciutti per tre ore o più e fontanella infossata nei lattanti e irritabilità.

In fase iniziale rimediare è piuttosto semplice, basta assumere per bocca acqua o soluzioni idratanti contenenti carboidrati e sodio. Se invece non si dovesse agire in maniera tempestiva, c’è il rischio concreto di andare incontro a uno shock anafilattico cardiocircolatorio fino alla morte, per questo è determinante rivolgersi al medico il prima possibile.

Altrettanto fondamentale è ovviamente sapere quali siano le cause di questa patologia, così da modificare se necessario alcuni comportamenti. Spesso questa si verifica quando non si beve a sufficienza o quando si ha un’alimentazione povera di frutta e verdura, ma anche in seguito a un’eccessiva perdita di liquidi come per esempio sudorazione sia durante episodi febbrili o per attività fisiche impegnative, diarrea indotta da sindromi influenzali o dall’utilizzo di alcuni farmaci come lassativi o diuretici.

La disidratazione si rivela pericolosa soprattutto per il rene, per questo si può arrivare all’insufficienza renale acuta se non si riconoscono i sintomi. Si deve prestare attenzione in modo particolare agli anziani, che possono perdere con l’età il senso della sete, per questo sarebbe bene somministrare loro liquidi anche se non lo richiedono.

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